I bloccanti del recettore dell'angiotensina associati a un aumentato rischio di suicidio
Da uno studio è emerso che i pazienti trattati con bloccanti il recettore dell'angiotensina ( sartani ) hanno presentato un aumentato rischio di suicidio rispetto a quelli trattati con ACE-inibitori.
Sono stati analizzati i dati di 964 pazienti ( 80% uomini ) di almeno 66 anni morti per suicidio entro 100 giorni dalla prescrizione di un ACE-inibitore o di un sartano.
Questi pazienti sono stati abbinati per sesso, età e precedente diagnosi di diabete mellito e ipertensione con un massimo di quattro controlli, per un totale di 3.856 soggetti di controllo ( 80% uomini ).
I controlli erano stati, inoltre, esposti a un ACE inibitore o sartano entro 100 giorni dalla data indice, definita come data del decesso.
L'età media dei pazienti e dei controlli era di 76 anni.
Tra i pazienti deceduti per suicidio, il 26% era stato esposto a sartani e il 18.4% a un ACE-inibitore.
Al contrario, il 74% dei controlli era stato esposto ai sartani e l'81.6% agli ACE inibitori.
L'esposizione ai sartani è risultata correlata a un aumentato rischio di morte per suicidio rispetto all'esposizione ad ACE-inibitori ( odds ratio, OR aggiustato = 1.63; IC al 95%, 1.33-2 ).
I risultati erano coerenti quando i pazienti con storia di autolesionismo sono stati esclusi in una analisi di sensibilità ( OR = 1.6; IC al 95%, 1.29-1.98 ).
Non sono noti i meccanismi alla base dei rischi differenziali di suicidio tra bloccanti i recettori dell'angiotensina e gli ACE-inibitori.
Livelli più elevati di angiotensina II possono aumentare i livelli della sostanza P, che a sua volta può favorire lo stress e l'ansia.
Allo stesso modo, studi su modelli animali hanno scoperto che l'angiotensina II induce panico e stress quando viene iniettata in strutture cerebrali sensibili allo stress come l'ipotalamo dorsomediale e l'amigdala.
Tuttavia, poiché questi effetti erano reversibili dopo il blocco del recettore dell'angiotensina II di tipo 1 con un sartano, è improbabile che questo sia il meccanismo che associa questi farmaci al suicidio. ( Xagena2019 )
Fonte: JAMA Network Open, 2019
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