Il calo della funzione renale aumenta la prevalenza di apnea del sonno e ipossia notturna
L'apnea del sonno è una importante comorbidità nei pazienti con malattia renale cronica e malattia renale allo stadio terminale.
Anche se l'aumento della prevalenza di apnea del sonno nei pazienti con malattia renale all'ultimo stadio è ben definita, pochi studi hanno esaminato la prevalenza di apnea del sonno nei pazienti con malattia renale dialisi-indipendente e nessuno studio singolo ha preso in esame l'intero spettro della funzione renale.
Si è cercato di determinare la prevalenza di apnea del sonno e della ipossia notturna associata nei pazienti con insufficienza renale cronica e malattia renale all'ultimo stadio.
È stato ipotizzato che la prevalenza di apnea del sonno aumenti con il diminuire della funzionalità renale.
Sono stati reclutati 254 pazienti dalle cliniche di nefrologia e dalle unità di emodialisi.
Tutti i pazienti hanno completato un test di monitoraggio cardiopolmonare notturno per determinare la prevalenza di apnea del sonno ( indice di disturbo respiratorio maggiore o uguale a 15 ) e di ipossia notturna ( saturazione di ossigeno minore del 90% per il 12% o più del monitoraggio ).
I pazienti sono stati stratificati in tre gruppi in base alla velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ): eGFR maggiore o uguale a 60 mL/min/1.73 m2 ( n=55 ), malattia renale cronica ( eGFR minore di 60 mL/min/1.73 m2 non-in-dialisi, n=124 ) e malattia renale all'ultimo stadio ( in-emodialisi, n=75 ).
La prevalenza di apnea del sonno è aumentata con il calo di eGFR ( eGFR maggiore o uguale 60 mL/min/1.73 m2, 27%, insufficienza renale cronica, 41%, malattia renale all'ultimo stadio, 57%, P=0.002 ).
La prevalenza di ipossia notturna è stata più alta nei pazienti con insufficienza renale cronica e malattia renale all'ultimo stadio ( eGFR minore o uguale a 60 mL/min/1.73 m2, 16%; insufficienza renale cronica, 47%; malattia renale all'ultimo stadio, 48%; P minore di 0.001 ).
In conclusione, l'apnea del sonno è comune nei pazienti con insufficienza renale cronica e aumenta man mano che diminuisce la funzionalità renale.
Quasi il 50% dei pazienti con insufficienza renale cronica e malattia renale all'ultimo stadio sperimentano ipossia notturna, che può contribuire alla perdita della funzione renale e aumento del rischio cardiovascolare. ( Xagena2012 )
Nicholl DDM et al, Chest 2012; 141: 1422-1430
Nefro2012 Pneumo2012
Indietro
Altri articoli
I fibromi uterini aumentano il rischio di esiti avversi in gravidanza e in ostetricia
Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...
L'esposizione prenatale al Fluoro è collegata a problemi neurocomportamentali
Uno studio prospettico di coorte su 229 coppie madre-bambino a Los Angeles ( Stati Uniti ) ha mostrato che...
I fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza e di esiti ostetrici avversi
Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...
L'endometriosi aumenta il rischio di tumori ovarici ed endometriali
L'endometriosi è risultata significativamente associata a rischi più elevati sia per i tumori ovarici che endometriali, ma non è significativamente...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...
La terapia ormonale può aumentare la perdita di peso nelle donne in postmenopausa che assumono Semaglutide
Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...
Contraccettivi ormonali combinati: rischio leggermente aumentato di tromboembolia venosa nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati a base di Clormadinone acetato ed Etinilestradiolo
I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...
Molnupiravir più cure abituali versus cure abituali da sole come trattamento precoce per adulti con COVID-19 ad aumentato rischio di esiti avversi: studio PANORAMIC
La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...
Opzelura crema a base di Ruxolitinib, un inibitore JAK1/2, per il trattamento della vitiligine non-segmentale
Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...
Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento della vitiligine non-segmentale con coinvolgimento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Approvazione nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...