Il Denosumab aumenta la densità minerale ossea e riduce i marker del turnover osseo nelle donne in postmenopausa
Il Denosumab ( AMG 162 ) è un anticorpo monoclonale contro RANKL ( Receptor Activator of Nuclear factor Kappa B Ligand ), un mediatore dell’osteoclastogenesi e della sopravvivenza dell’osteoclasto.
Uno studio ha valutato la capacità del Denosumab nell’aumentare la densità minerale ossea e ridurre i marker del turnover osseo nelle donne con menopausa precoce e tardiva, e con bassa densità minerale ossea.
Lo studio della durata di 2 anni è stato condotto nel Nord America; vi hanno partecipato 332 donne in postmenopausa con punteggi T della densità minerale ossea a livello della colonna lombare compresi tra –1 e –2.5.
Le donne sono state assegnate in modo casuale a ricevere Denosumab per via sottocutanea ( 60 mg ogni 6 mesi ), oppure placebo.
L’endpoint primario era rappresentato dal cambiamento percentuale della densità minerale ossea a livello lombare mediante DXA ( assorbimetria a raggi X con doppia energia ), a 2 anni.
Endpoint aggiuntivi erano: cambiamento percentuale nella densità minerale ossea volumetrica del radio distale mediante tomografia computerizzata quantitativa; cambiamento percentuale della densità minerale ossea mediante DXA per l’anca totale, 1/3 radio, e per l’intero corpo; analisi strutturale dell’anca; cambiamento percentuale nei marker di turnover osseo; e sicurezza.
Denosumab ha aumentato in modo significativo la densità minerale ossea della colonna lombare, rispetto al placebo, a 24 mesi ( 6.5% versus –0.6%; p
Inoltre, Denosumab ha anche prodotto un incremento significativo della densità minerale ossea dell’anca totale, 1/3 radio, e dell’intero corpo ( p
L’incidenza totale di eventi avversi è risultata simile per entrambi i gruppi.
Lo studio ha dimostrato che la somministrazione 2 volte all’anno di Denosumab aumenta la densità minerale ossea e riduce i marker del turnover osseo nelle donne in postmenopausa precoce e tardiva. ( Xagena2008 )
Bone HG et al, J Clin Endocrinol Metab 2008; Published online
Farma2008 Endo2008
Indietro
Altri articoli
I fibromi uterini aumentano il rischio di esiti avversi in gravidanza e in ostetricia
Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...
L'esposizione prenatale al Fluoro è collegata a problemi neurocomportamentali
Uno studio prospettico di coorte su 229 coppie madre-bambino a Los Angeles ( Stati Uniti ) ha mostrato che...
I fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza e di esiti ostetrici avversi
Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...
L'endometriosi aumenta il rischio di tumori ovarici ed endometriali
L'endometriosi è risultata significativamente associata a rischi più elevati sia per i tumori ovarici che endometriali, ma non è significativamente...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...
La terapia ormonale può aumentare la perdita di peso nelle donne in postmenopausa che assumono Semaglutide
Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...
Contraccettivi ormonali combinati: rischio leggermente aumentato di tromboembolia venosa nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati a base di Clormadinone acetato ed Etinilestradiolo
I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...
Molnupiravir più cure abituali versus cure abituali da sole come trattamento precoce per adulti con COVID-19 ad aumentato rischio di esiti avversi: studio PANORAMIC
La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...
Opzelura crema a base di Ruxolitinib, un inibitore JAK1/2, per il trattamento della vitiligine non-segmentale
Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...
Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento della vitiligine non-segmentale con coinvolgimento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Approvazione nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...