La combinazione di Ruxolitinib e Capecitabina aumenta la sopravvivenza nel carcinoma pancreatico metastatico


Uno studio di fase 2 ha mostrato che l'aggiunta di Ruxolitinib ( Jakavi ) alla Capecitabina ( Xeloda ) aumenta la sopravvivenza globale e la sopravvivenza senza progressione nei pazienti con carcinoma pancreatico metastatico.

L'associazione inoltre ha prodotto miglioramenti significativi nei pazienti con infiammazione locale e sistemica.

L'analisi ha incluso 127 pazienti che hanno presentato progressione dopo trattamento con Gemcitabina ( Gemzar ).

Tutti i pazienti hanno ricevuto 1.000 mg/m2 di Capecitabina, due volte al giorno nei giorni da 1 a 14 di un ciclo di 21 giorni; 64 pazienti sono stati assegnati a ricevere due volte al giorno dosi di 15 mg di Ruxolitinib, un inibitore JAK1/JAK2, mentre gli altri 63 pazienti hanno ricevuto placebo.

Nel complesso, i ricercatori hanno osservato un trend verso il miglioramento della sopravvivenza globale ( hazard ratio, HR=0.79 ) e della sopravvivenza libera da progressione ( HR=0.75 ) nel braccio Ruxolitinib.

Il tasso di risposta globale è stato pari a 7.8% nel braccio Ruxolitinib contro 0% nel braccio placebo.

Ricercatori hanno anche valutato un sottogruppo di 60 pazienti con infiammazione locale e sistemica, definita come livelli sierici di proteina C-reattiva superiori a 13 mg/L.

In questa analisi, la sopravvivenza globale è risultata significativamente migliorata ( HR=0.47 ), con una un trend verso una migliore sopravvivenza libera da progressione ( HR=0.62 ) tra i 31 pazienti assegnati a Ruxolitinib.
I pazienti con livelli sierici di proteina C-reattiva inferiori o uguali a 13 mg/L, trattati con Ruxolitinib, hanno mostrato miglioramenti nella sopravvivenza globale ( HR=0.89 ) e nella sopravvivenza libera da progressione ( HR=0.82 ), ma le differenze tra i bracci non sono risultati significativi.

L'analisi per sottogruppi ha mostrato una più alta sopravvivenza a 3 mesi ( 48% vs 29% ) e a 6 mesi ( 42% vs 11% ) per i pazienti assegnati a Ruxolitinib.

Sono stati anche valutati gli esiti sulla base del punteggio prognostico modifico di Glasgow, che misura l'infiammazione locale e sistemica.
I pazienti con un punteggio di 2 hanno dimostrato in modo significativo un miglioramento della sopravvivenza globale con Ruxolitinib ( HR=0.49 ).
Sono stati osservati lievi miglioramenti tra i pazienti con un punteggio di 1 ( HR=0.71 ), ma pochi benefici tra i pazienti con un punteggio pari a 0 ( HR=0.91 ).

Nel complesso, la maggior parte dei pazienti in entrambi i bracci sono andati incontro a un evento avverso di grado 3 o di grado 4 ( Ruxolitinib: 75%; placebo: 82% ).
Più pazienti assegnati a Ruxolitinib hanno presentato anemia di grado 3 o 4 ( 15.3% vs 1.7% ).
La neutropenia e la trombocitopenia di grado 4 si sono verificati nel 1.7% dei pazienti assegnati a Ruxolitinib e in nessun paziente che aveva assunto placebo. ( Xagena2014 )

Fonte: ASCO Annual Meeting, 2014

Onco2014 Gastro2014 Farma2014


Indietro

Altri articoli

Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...


Uno studio prospettico di coorte su 229 coppie madre-bambino a Los Angeles ( Stati Uniti ) ha mostrato che...


Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...


L'endometriosi è risultata significativamente associata a rischi più elevati sia per i tumori ovarici che endometriali, ma non è significativamente...


L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...


Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...


I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...


La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...


Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...


La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...