La supplementazione con 1.200 mg/die di Calcio ha effetti sulla densità minerale ossea degli uomini, in buona salute, non osteoporotici
Non ci sono prove conclusive che la supplementazione con Calcio abbia un effetto sulla densità minerale ossea negli uomini, nonostante l’osteoporosi maschile stia diventando un problema clinico di comune riscontro.
Un gruppo di Ricercatori dell’University of Auckland, in Nuova Zelanda, ha condotto uno studio clinico in doppio cieco, randomizzato e controllato per determinare gli effetti della supplementazione con Calcio ( 600 mg/die, 1.200 mg/die o placebo ) sulla densità minerale ossea negli uomini.
Lo studio, della durata di 2 anni, ha coinvolto 323 uomini sani di almeno 40 anni di età ( età media: 57 anni ); per il 96% dei soggetti è stato possibile ottenere un follow up completo.
La densità minerale ossea è aumentata in tutti i punti di controllo negli uomini che avevano ricevuto la supplementazione di 1.200 mg/die di Calcio in misura pari all’1-1,5% rispetto a chi aveva ricevuto placebo, I risultati relativi al gruppo con supplementazione di 600 mg/die di Calcio sono risultati simili a quelli del gruppo placebo.
Non è stata osservata alcuna interazione tra l’effetto del trattamento e l’età o l’assorbimento di Calcio con la dieta.
È stata osservata una diminuzione dose-dipendente dell’ormone paratiroideo sierico ( P
Perdita dei denti, costipazione e crampi non sono stati influenzati dal trattamento a base di Calcio: le cadute sono state in genere meno frequenti nel gruppo trattato con 1.200 mg/die di Calcio, ma gli eventi vascolari sono risultati più frequenti nei gruppi con supplementazione rispetto al gruppo placebo.
In conclusione, una supplementazione con 1.200 mg/die di Calcio ha effetti sulla densità minerale ossea degli uomini, comparabili a quelli che si osservano nelle donne in postmenopausa, ma il dosaggio di 600 mg/die non risulta efficace nel trattare i problemi legati alla densità minerale ossea. ( Xagena2008 )
Reid IR et al, Arch Intern Med 2008; 168: 2276-2282
Endo2008 Farma2008
Indietro
Altri articoli
I fibromi uterini aumentano il rischio di esiti avversi in gravidanza e in ostetricia
Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...
L'esposizione prenatale al Fluoro è collegata a problemi neurocomportamentali
Uno studio prospettico di coorte su 229 coppie madre-bambino a Los Angeles ( Stati Uniti ) ha mostrato che...
I fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza e di esiti ostetrici avversi
Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...
L'endometriosi aumenta il rischio di tumori ovarici ed endometriali
L'endometriosi è risultata significativamente associata a rischi più elevati sia per i tumori ovarici che endometriali, ma non è significativamente...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...
La terapia ormonale può aumentare la perdita di peso nelle donne in postmenopausa che assumono Semaglutide
Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...
Contraccettivi ormonali combinati: rischio leggermente aumentato di tromboembolia venosa nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati a base di Clormadinone acetato ed Etinilestradiolo
I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...
Molnupiravir più cure abituali versus cure abituali da sole come trattamento precoce per adulti con COVID-19 ad aumentato rischio di esiti avversi: studio PANORAMIC
La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...
Opzelura crema a base di Ruxolitinib, un inibitore JAK1/2, per il trattamento della vitiligine non-segmentale
Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...
Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento della vitiligine non-segmentale con coinvolgimento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Approvazione nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...