La supplementazione di vitamina E non dovrebbe essere raccomandata nella prevenzione primaria e secondaria della malattia di Alzheimer


E’ stata compiuta una revisione della letteratura riguardante il ruolo dei supplementi a base di Vitamina C e Vitamina E nella prevenzione e nel trattamento della malattia di Alzheimer.

La supplementazione a base di Vitamina C ( Acido Ascorbico ) e di Vitamina E ( alfa-Tocoferolo ) da soli e in combinazione ha mostrato di ridurre il danno ossidativo a carico del DNA negli studi su animali.

Uno studio osservazionale prospettico compiuto su 4740 soggetti ha mostrato che l’uso combinato di Vitamina E 400 UI/die e di Vitamina C 500 UI/die per almeno 3 anni era associato ad una riduzione della prevalenza ( odds ratio, OR = 0.22 ) e dell’incidenza della malattia di Alzheimer ( hazard ratio, HR = 0.36 ).

Un precedente studio osservazionale prospettico su 980 persone aveva valutato la relazione tra l’assunzione per 4 anni di Vitamina C e di Vitamina E e l’incidenza di malattia di Alzheimer.
Lo studio non ha rilevato differenze nell’incidenza di malattia di Alzheimer dopo un periodo osservazionale di 4 anni.

Una recente meta-analisi ha mostrato che dosaggi di Vitamina E maggiori o uguali a 400 UI/die per più di un anno sono associate ad un’aumentata mortalità generale.

I risultati di uno studio clinico di ampie dimensioni che mostrano che la vitamina E assunta a dosaggi uguali o superiori a 400 UI/die per 6.9 anni nei pazienti con pre-esistente malattia vascolare o diabete mellito aumenta l’incidenza di insufficienza cardiaca, con nessun beneficio evidente.

Secondo gli Autori, in assenza di studi clinici che documentino in modo ineccepibile che i benefici siano superiori ai rischi, la supplementazione a base di Vitamina E non dovrebbe essere raccomandata nella prevenzione primaria e secondaria della malattia di Alzheimer. ( Xagena2005 )

Boothby LA, Doering PL, Ann Pharmacother 2005; 39: 2073-2079


Neuro2005


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