L'esposizione ai metalli pesanti tossici aumenta il rischio di aterosclerosi


L'esposizione ad arsenico, cadmio, titanio e potenzialmente antimonio aumenta il rischio di aterosclerosi, secondo i risultati dello studio AWHS ( The Aragon Workers Health Study ).

Per lo studio di coorte longitudinale, i ricercatori hanno analizzato gli esami sanitari annuali ( 2011-2014 ) di 1873 lavoratori dell'impianto di assemblaggio di automobili Opel in Spagna.
Nei campioni di urina è stata valutata l'esposizione a specie inorganiche di arsenico, antimonio, bario, cadmio, cromo, titanio, tungsteno, uranio e vanadio.
Utilizzando gli ultrasuoni, i ricercatori hanno esaminato la presenza di placca nelle arterie carotidee, femorali e coronariche.
Il rischio di aterosclerosi è risultato correlato all'esposizione ai metalli pesanti.

All'esame dell'urina è emerso che l'esposizione più alta era al titanio ( mediana, 9.8 mg/g ) seguito da bario ( mediana, 1.98 mg/g ), arsenico ( mediana, 1.83 mg/g ), cromo ( mediana, 1.18 mg/g ), vanadio ( mediana, 0.66 mg/g ), cadmio ( mediana, 0.27 mg/g ), tungsteno ( mediana, 0.23 mg/g ), antimonio ( mediana, 0.05 mg/g ) e uranio ( mediana, 0.03 mg/g ).

È stato osservato un aumento dei metalli nelle urine tra le donne rispetto agli uomini; individui più anziani rispetto ai più giovani; fumatori rispetto ai non-fumatori; e individui con diabete, ipertensione o colesterolo alto.

Il livello di cromo era correlato con l'antimonio ( correlazione di Spearman, 0.49 ) e il cadmio con l'uranio ( correlazione di Spearman, -0.25 ).

Un'analisi delle componenti principali ( PC ) ha rilevato che PC1 spiegava il 34.6% della varianza e rifletteva i livelli di arsenico, cadmio, cromo e antimonio; PC2 ha spiegato il 13.5% della varianza, riflettendo i livelli di uranio, vanadio e tungsteno; e PC3 ha spiegato il 10.1% della varianza, riflettendo i livelli di bario e titanio.

La placca nell'arteria carotide è stata osservata su 659 partecipanti, nell'arteria femorale su 987 e nell'arteria coronaria su 691.
Qualsiasi placca era associata a esposizione a cadmio ( odds ratio aggiustato [ aOR ], 1.67; P =0.001 ), titanio ( aOR, 1.26; P =0.02 ) e arsenico ( aOR, 1.25; P =0.02 ).

La placca dell'arteria carotidea era associata a livelli di cadmio ( aOR, 1.38; P =0.02 ), arsenico ( aOR, 1.24; P =0.01 ) e bario ( aOR, 0.85; P =0.03 ).
La placca dell'arteria femorale era correlata a concentrazioni urinarie di cadmio ( aOR, 1.72; P inferiore a 0.001 ) e titanio ( aOR, 1.25; P =0.01 ), mentre la placca coronarica all'esposizione al titanio ( aOR, 1.16; P = 0.05 ).

Nel modello multimetalli completamente aggiustato, il rischio di placca è aumentato con l'esposizione a cadmio ( aOR, 1.55; IC 95%, 1.12-2.15 ) e titanio ( aOR, 1.19; IC 95%, 1.00-1.44 ); il rischio nel territorio carotideo a cadmio ( aOR, 1.31; IC 95%, 1.00-1.74 ) e arsenico ( aOR, 1.25; IC 95%, 1.04-1.50 ); il rischio nel territorio femorale al cadmio ( aOR, 1.72; IC 95%, 1.28-2.30 ) e titanio ( aOR, 1.21; IC 95%, 1.01-1.45 ); nessun metallo ha aumentato significativamente il rischio di placca nel territorio coronarico.

Questo studio è stato limitato dalla non-differenziazione tra cromo trivalente ed esavalente, e non c'era un numero sufficiente di donne per effettuare un'analisi dei sottogruppi di genere.

Lo studio ha fornito ulteriori evidenze a favore dell'arsenico e del cadmio come fattori di rischio proaterogeni, anche a livelli di esposizione notevolmente bassi, e ha identificato l'esposizione al titanio e potenzialmente all'antimonio, come nuovi fattori di rischio per l'aterosclerosi.
Sono necessari ulteriori studi per comprendere i meccanismi coinvolti nella patogenesi dell'aterosclerosi associata ai metalli nei territori vascolari e dei livelli di esposizione ai metalli, e per valutare gli effetti degli interventi per prevenire e mitigare i potenziali effetti cardiovascolari dei metalli ambientali. ( Xagena2021 )

Fonte: Atherosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology, 2021

Cardio2021



Indietro

Altri articoli

Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...


Uno studio prospettico di coorte su 229 coppie madre-bambino a Los Angeles ( Stati Uniti ) ha mostrato che...


Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...


L'endometriosi è risultata significativamente associata a rischi più elevati sia per i tumori ovarici che endometriali, ma non è significativamente...


L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...


Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...


I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...


La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...


Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...


La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...