L'incidenza del linfoma anaplastico mammario a grandi cellule correlato alle protesi alla mammella sta aumentando negli Stati Uniti
L'incidenza aggiustata per l'età del linfoma anaplastico mammario a grandi cellule ha avuto un rapido aumento negli Stati Uniti nel periodo 2000-2018.
Il tasso è apparso coerente con quanto osservato in Australia, Paesi Bassi e Nuova Zelanda.
Circa il 3% dei linfomi mammari negli Stati Uniti sono linfomi anaplastici a grandi cellule della mammella, una rara neoplasia identificata come un potenziale effetto avverso delle protesi mammarie.
Il linfoma anaplastico a grandi cellule è stato descritto per la prima volta nel 1997 e solo nel 2011 l'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha emesso una comunicazione di sicurezza avvertendo di una possibile associazione tra protesi mammarie e linfoma anaplastico a grandi cellule.
Nonostante l'attenzione diffusa negli ultimi dieci anni, è stato difficile valutare quanti casi siano stati diagnosticati e quale sia il vero rischio dopo la protesi mammaria.
Uno studio, utilizzando il database SEER, si è posto l'obiettivo di determinare i tassi di incidenza grezzi e aggiustati per l'età del linfoma anaplastico mammario a grandi cellule, patologicamente confermato, nelle donne tra l'inizio del 2000 e la fine del 2018.
I risultati hanno mostrato un tasso di incidenza aggiustato per l'età del linfoma anaplastico a grandi cellule, mammario primitivo, di 8.1 ( IC 95%, 6.3-10.2 ) per 100 milioni di persone all'anno, per un rischio cumulativo per tutta la vita di 7.5 per 100 milioni di persone all'età di 79 anni.
Il tasso di incidenza aggiustato per l'età è aumentato nel tempo, da 3.2 ( IC 95%, 1.4-6.3 ) tra il 2000 e il 2005 a 4.4 ( IC 95%, 2.2-7.7 ) tra il 2006 e il 2011 e 14.5 ( IC 95%, 10.8-19.3 ) tra il 2012 e il 2018 ( P inferiore a 0.001 ).
Sono state osservate tendenze simili quando sono stati inclusi casi di linfoma a cellule T non-altrimenti specificato nell'analisi, per un tasso di 19.6 ( IC 95%, 15.1-24.9 ) per 100 milioni di persone all'anno tra il 2012 e il 2018.
Inoltre, i ricercatori hanno identificato circa 353 casi di linfoma anaplastico mammario a grandi cellule diagnosticati nel 2017 nel database SEER e 310 casi nei dati SEER / National Program of Cancer Registries, rispetto ai 333 casi segnalati alla FDA in un simile periodo di tempo.
Le precedenti stime del rischio del linfoma anaplastico a grandi cellule variavano ampiamente, provocando risposte diverse da parte delle Autorità di regolamentazione di tutto il mondo.
Ad esempio, l'Australia ha vietato l'uso di modelli di specifici impianti, mentre gli Stati Uniti hanno imposto warning boxed su tutti gli impianti, mentre altre Agenzie governative devono ancora approvare una legislazione formale.
I risultati dello studio hanno evidenziato che precedenti studi hanno sottovalutato il rischio per lo sviluppo di linfoma anaplastico a grandi cellule dopo l'impianto mammario, il che garantisce una sorveglianza continua di questa malattia e può influenzare le politiche di regolamentazione. ( Xagena2022 )
Fonte: JAMA Oncology, 2022
Gyne2022 Onco2022 Chiru2022
Indietro
Altri articoli
Molnupiravir più cure abituali versus cure abituali da sole come trattamento precoce per adulti con COVID-19 ad aumentato rischio di esiti avversi: studio PANORAMIC
La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...
Opzelura crema a base di Ruxolitinib, un inibitore JAK1/2, per il trattamento della vitiligine non-segmentale
Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...
Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento della vitiligine non-segmentale con coinvolgimento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Approvazione nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...
Gavreto a base di Pralsetinib, un farmaco per il cancro al polmone: aumentato rischio di tubercolosi, soprattutto extrapolmonare
L’Agenzia Europea per i medicinali ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ) hanno informato gli operatori...
L'uso prolungato dei lassativi può aumentare il rischio di demenza
L'uso regolare dei lassativi potrebbe comportare effetti gravi sul cervello: è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Neurology...
Sparsentan versus Irbesartan nella glomerulosclerosi focale segmentale
Esiste un bisogno insoddisfatto di trattamento della glomerulosclerosi focale segmentale ( FSGS ). In uno studio di fase 2 della...
Il carico elevato del complesso ventricolare prematuro aumenta il rischio di fibrillazione atriale di nuova insorgenza
L'elevato carico di complesso ventricolare prematuro ( PVC ) porta a un aumento della mortalità cardiovascolare. Un recente studio nazionale...
L'arterite di Takayasu aumenta il rischio di esiti avversi della gravidanza
Secondo una meta-analisi, le pazienti con arterite di Takayasu, incinte, presentano un aumentato rischio di esiti avversi della gravidanza, tra...
Sebetralstat, un inibitore orale sperimentale della callicreina plasmatica per il trattamento su richiesta dell'angioedema ereditario
Le linee guida raccomandano una terapia on-demand efficace per tutti gli individui con angioedema ereditario. È stato valutato il nuovo...
Effetto del sodio alimentare sulla pressione arteriosa
Le raccomandazioni relative al sodio nella dieta sono dibattute in parte a causa della risposta variabile della pressione arteriosa all'assunzione...