L'inibizione genetica della HMG-CoA reduttasi, che mima l'azione delle statine, può aumentare il rischio di cataratta
L'inibizione genetica dell'enzima HMG-CoA reduttasi, uno stato che mima l'uso delle statine a lungo termine, è associata a un maggior rischio di sviluppare cataratta rispetto agli individui senza inibizione genetica.
Da uno studio è emerso che gli individui con una variante particolarmente rara di inibizione genetica dell'HMG-CoA reduttasi presentano un rischio cinque volte maggiore di sviluppare cataratta e di necessitare di un intervento chirurgico per cataratta, rispetto ai non-portatori di questa variante.
I ricercatori hanno utilizzato i dati di genotipizzazione e di sequenziamento dell'esoma di oltre 402.000 individui non-imparentati, presenti nella UK BioBank, che non stavano assumendo una statina; costruito un punteggio di rischio genetico HMGCR costituito da varianti comuni associate a LDL; e analizzato i dati di sequenziamento dell'esoma per identificare gli individui con mutazioni con perdita di funzione della HMG-CoA reduttasi.
L'obiettivo dello studio era quello di valutare l'associazione tra l'inibizione genetica di HMG-CoA reduttasi e il rischio di sviluppare la cataratta e di subire un intervento chirurgico per la cataratta.
I ricercatori hanno osservato che ciascuna riduzione di 38.7 mg/dL ( 1 mmol/L ) di LDL dovuta all'inibizione genetica della HMG-CoA reduttasi era associata a un aumento del rischio di cataratta ( odds ratio, OR=1.14; IC 95%, 1-1.39; P = 0.045 ) e di ricorso a chirurgia per la cataratta ( OR = 1.25; IC 95%, 1.06-1.48; P = 0.009 ).
Della coorte complessiva, 169.172 individui avevano dati di sequenziamento della HMG-CoA reduttasi; tra questi lo 0.02% trasportava una rara variante di perdita di funzione per l'HMG-CoA reduttasi.
Rispetto ai non-portatori della variante, i portatori hanno sperimentato un rischio maggiore di sviluppare cataratta ( OR=4.54; IC 95%, 1.96-10.53; P = 0.001 ) e di subire un intervento chirurgico per la cataratta ( OR = 5.27; IC 95%, 2.27-12.25; P = 0.000537 ).
Non è stata riportata alcuna associazione significativa tra l'inibizione genetica di PCSK9 ( Proprotein Convertase Subtilisin/Kexin type 9 ), NPC1L1 ( Niemann-Pick C1-Like 1 ) o livelli di LDL circolanti e rischio di cataratta ( P per tutti maggiore di 0.05 ). ( Xagena2022 )
Fonte: Journal of American Heart Association, 2022
Endo2022 Cardio2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
I fibromi uterini aumentano il rischio di esiti avversi in gravidanza e in ostetricia
Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...
L'esposizione prenatale al Fluoro è collegata a problemi neurocomportamentali
Uno studio prospettico di coorte su 229 coppie madre-bambino a Los Angeles ( Stati Uniti ) ha mostrato che...
I fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza e di esiti ostetrici avversi
Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...
L'endometriosi aumenta il rischio di tumori ovarici ed endometriali
L'endometriosi è risultata significativamente associata a rischi più elevati sia per i tumori ovarici che endometriali, ma non è significativamente...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...
La terapia ormonale può aumentare la perdita di peso nelle donne in postmenopausa che assumono Semaglutide
Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...
Contraccettivi ormonali combinati: rischio leggermente aumentato di tromboembolia venosa nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati a base di Clormadinone acetato ed Etinilestradiolo
I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...
Molnupiravir più cure abituali versus cure abituali da sole come trattamento precoce per adulti con COVID-19 ad aumentato rischio di esiti avversi: studio PANORAMIC
La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...
Opzelura crema a base di Ruxolitinib, un inibitore JAK1/2, per il trattamento della vitiligine non-segmentale
Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...
Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento della vitiligine non-segmentale con coinvolgimento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Approvazione nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...