Nuovi anticoagulanti: Dabigatran appare aumentare il rischio e la gravità delle infezioni virali
Uno studio condotto da ricercatori della University of North Carolina ( Stati Uniti ) ha indicato che Dabigatran etexilato ( Pradaxa ), un nuovo anticoagulante che agisce direttamente sulla trombina, può aumentare il rischio e la gravità di alcune infezioni virali, tra cui l'influenza e la miocardite, una infezione virale del cuore e una causa significativa di morte improvvisa nei bambini e nei giovani adulti.
Negli ultimi 50 anni, le persone con fibrillazione atriale o ad aumentato rischio di formazione di coaguli di sangue potenzialmente pericolosi per la vita sono state trattate con il faramaco anticoagulante Warfarin ( Coumadin ).
Recentemente, l’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha approvato per i pazienti con fibrillazione atriale e per quelli ad alto rischio di trombosi, Pradaxa.
Dabigatran etexilato inibisce direttamente la trombina, un attivatore della coagulazione. Nel bloccare l'attività della trombina, il farmaco altera la cascata della coagulazione.
Il blocco della trombina riduce anche la risposta immunitaria innata alla infezione virale.
Le infezioni virali, come la febbre dengue, provocano l’attivazione del sistema di coagulazione.
Studi su infezioni batteriche avevano trovato che l'ultimo prodotto della cascata di coagulazione, la fibrina, aiuta ad attivare i macrofagi, cellule immunitarie che rinforzano il sistema immunitario dell’organismo.
Il nuovo studio ha evidenziato che il meccanismo antivirale del sistema di coagulazione non avviene via fibrina, ma piuttosto via trombina, la cui attivazione avviene mediante le proteine PAR ( recettore attivato da proteasi ), come PAR-1.
Lo studio, compiuto dai ricercatori della University of North Carolina, era finalizzato a scoprire se PAR-1 avesse un ruolo nelle infezioni virali, una questione importante per l'impiego di Dabigatran e lo sviluppo di farmaci antitrombotici che hanno come bersaglio PAR-1 sulle piastrine.
Nell’esperimento sono stati impiegati topi in cui il gene PAR-1 era stato eliminato; nel modello murino è stata riprodotta una infezione con un virus che provoca la miocardite.
La perdita della via di segnalazione mediata da PAR 1 dopo l'infezione con il virus cardiotropo ha prodotto un maggior accumulo virale nel cuore, danno cardiaco e, in seguito, una maggiore compromissione della funzione cardiaca.
Inoltre, l'assenza della via di segnalazione PAR-1 è risultata associata a una risposta più lenta al virus da parte del sistema immunitario innato subito dopo l'infezione virale.
I ricercatori hanno trattato topi normali con Dabigatran, e hanno osservato che l'inibizione della trombina produce un maggior carico virale a livello cardiaco e danno al cuore dopo l'infezione virale in modo simile a carenza di PAR-1.
Inoltre, sono stati infettati i topi carenti di PAR-1 con il virus della influenza A ed è stato trovato che la via di segnalazione PAR-1 aveva un ruolo nel controllo del carico virale a livello polmonare in fase precoce dopo l'infezione.
Questi risultati suggeriscono che la trombina e PAR-1 mediano importanti, precoci, segnali antivirali dopo l'infezione.
Dabigatran inibisce la formazione di coaguli, riducendo il deposito di fibrina e l'aggregazione piastrinica.
In un altro studio i ricercatori verificheranno se l’anticoagulante Warfarin ha lo stesso effetto sulle infezioni virali.
Lo studio è stato pubblicato su Journal of Clinical Investigation. ( Xagena2013 )
Fonte: University of North Carolina Health Care, 2013
Cardio2013 Inf2013 Farma2013
Indietro
Altri articoli
I fibromi uterini aumentano il rischio di esiti avversi in gravidanza e in ostetricia
Secondo una meta-analisi, i fibromi uterini aumentano i rischi di esiti avversi in gravidanza ed ostetricia in termini di dimensioni,...
L'esposizione prenatale al Fluoro è collegata a problemi neurocomportamentali
Uno studio prospettico di coorte su 229 coppie madre-bambino a Los Angeles ( Stati Uniti ) ha mostrato che...
I fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza e di esiti ostetrici avversi
Una meta-analisi ha evidenziato che i fibromi uterini aumentano i rischi di gravidanza avversa e gli esiti ostetrici; le dimensioni...
L'endometriosi aumenta il rischio di tumori ovarici ed endometriali
L'endometriosi è risultata significativamente associata a rischi più elevati sia per i tumori ovarici che endometriali, ma non è significativamente...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...
La terapia ormonale può aumentare la perdita di peso nelle donne in postmenopausa che assumono Semaglutide
Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...
Contraccettivi ormonali combinati: rischio leggermente aumentato di tromboembolia venosa nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati a base di Clormadinone acetato ed Etinilestradiolo
I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...
Molnupiravir più cure abituali versus cure abituali da sole come trattamento precoce per adulti con COVID-19 ad aumentato rischio di esiti avversi: studio PANORAMIC
La sicurezza, l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di Molnupiravir ( Lagevrio ), un farmaco antivirale orale per SARS-CoV-2, non sono...
Opzelura crema a base di Ruxolitinib, un inibitore JAK1/2, per il trattamento della vitiligine non-segmentale
Opzelura, che contiene il principio attivo Ruxolitinib, è un medicinale usato per il trattamento della vitiligine non-segmentale, una malattia che...
Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento della vitiligine non-segmentale con coinvolgimento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Approvazione nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Opzelura a base di Ruxolitinib crema 15 mg/g nel trattamento...