Cabozantinib più Nivolumab nei pazienti con carcinoma renale non-a-cellule chiare e correlazioni genomiche


Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza di Cabozantinib ( Cabometyx ) più Nivolumab ( Opdivo ) in uno studio di fase II nei pazienti con carcinoma a cellule renali ( RCC ) non-a-cellule chiare.

I pazienti presentavano un carcinoma renale avanzato non-a-cellule chiare che erano stati sottoposti a 0-1 precedenti terapie sistemiche escludendo i precedenti inibitori del checkpoint immunitario.
I pazienti hanno ricevuto Cabozantinib 40 mg una volta al giorno più Nivolumab 240 mg una volta ogni 2 settimane o 480 mg una volta ogni 4 settimane.

La coorte 1 ha arruolato pazienti con tumore papillare a cellule renali, non-classificato o associato a traslocazione; la coorte 2 ha arruolato pazienti con tumore renale cromofobo.

L'endpoint primario era il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) secondo RECIST 1.1; gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), la sopravvivenza globale ( OS ) e la sicurezza.

I risultati del sequenziamento di nuova generazione sono stati correlati alla risposta.

In totale 47 pazienti sono stati trattati con un follow-up mediano di 13.1 mesi.

Il tasso di risposta obiettiva per la coorte 1 ( n=40 ) è stato del 47.5%, con una sopravvivenza mediana libera da progressione di 12.5 mesi e una sopravvivenza globale mediana di 28 mesi.

Nella coorte 2 ( n=7 ), non sono state osservate risposte; un paziente aveva una malattia stabile da più di 1 anno.

Eventi avversi correlati al trattamento di grado 3/4 sono stati osservati nel 32% dei pazienti trattati.

Cabozantinib e Nivolumab sono stati sospesi a causa della tossicità rispettivamente nel 13% e nel 17% dei pazienti.

Mutazioni comuni includevano NF2 e FH nella coorte 1 e TP53 e PTEN nella coorte 2. Risposte obiettive sono state osservate in 10 pazienti su 12 con mutazioni NF2 o FH.

L'associazione Cabozantinib più Nivolumab ha mostrato un'efficacia promettente nella maggior parte delle varianti di carcinoma renale non-a-cellule chiare testate nello studio, in particolare quelle con caratteristiche papillari prominenti, mentre gli effetti del trattamento sono stati limitati per il carcinoma renale cromofobo. I risultati genomici nelle varianti di carcinoma renale non-a-cellule chiare giustificano ulteriori studi come predittori di risposta. ( Xagena2022 )

Burtness B et al, J Clin Oncol 2022; 40: 2333-2341

Onco2022 Nefro2022 Uro2022 Farma2022



Indietro

Altri articoli

I tassi di mortalità correlata a tumore tra i riceventi trapianto di rene ( KTR ) sono elevati, ma questi...


Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...


Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale umanizzato impiegato nel trattamento di diversi tipi di neoplasia. Si lega al...


La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore al polmone non-a-piccole cellule...


La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore del...


La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del carcinoma a...


A ) Nivolumab usato in monoterapia o in associazione a Ipilimumab Nei dati aggregati di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg...


Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...


Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...


Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...