Olaparib e Temozolomide per il leiomiosarcoma uterino avanzato: NCI Protocol 10250


Il leiomiosarcoma uterino ( uLMS ) è un sottotipo aggressivo di sarcoma dei tessuti molli con frequente recidiva metastatica dopo intervento chirurgico curativo.
La chemioterapia fornisce benefici limitati per la malattia avanzata.

Studi di profilazione multi-omica hanno identificato deficit di ricombinazione omologa nel leiomiosarcoma uterino.
Negli studi preclinici in cui Olaparib ( Lynparza )e Temozolomide ( Temodal ) hanno fornito un’attività modesta, la combinazione si è rivelata altamente efficace nell’inibire la crescita del leiomiosarcoma uterino.

NCI Protocol 10250 è uno studio di fase II, a braccio singolo, in aperto, multicentrico che ha valutato Olaparib e Temozolomide nel leiomiosarcoma uterino avanzato.

Le pazienti con progressione su 1 o più linee precedenti hanno ricevuto Temozolomide 75 mg/m2 per via orale una volta al giorno con Olaparib 200 mg per via orale due volte al giorno entrambi nei giorni 1-7 in cicli di 21 giorni.

L'endpoint primario era il miglior tasso di risposta obiettiva ( ORR ) entro 6 mesi. È stato utilizzato un disegno binomiale a uno stadio.
Se 5 o più su 22 avessero risposto, il trattamento sarebbe stato considerato promettente ( 93% di potenza; alfa=0.06 ).

Tutte le pazienti sono state sottoposte a biopsie accoppiate che sono state valutate con sequenziamento dell'intero esoma WES/RNAseq e un test di formazione di foci RAD51.

In tutto 22 pazienti erano valutabili. L'età media era di 55 anni e il 59% aveva ricevuto 3 o più linee precedenti.

Il miglior tasso di risposta obiettiva entro 6 mesi è stato del 23% ( 5 su 22 ), mentre il tasso di risposta obiettiva complessivo è stato del 27% ( 6 su 22 ).

La sopravvivenza libera da progressione mediana ( mPFS ) è stata di 6.9 mesi. La tossicità ematologica è stata comune ( neutropenia di grado 3/4: 75%; trombocitopenia: 32% ) ma gestibile modificando la dose.

Complessivamente 5 su 16 tumori ( 31% ) contenevano un'alterazione deleteria del gene della ricombinazione omologa mediante sequenziamento dell'intero esoma e 9 su 18 ( 50% ) erano carenti di ricombinazione omologa mediante il test RAD51.

In un'analisi esplorativa, la sopravvivenza libera da progressione mediana è stata prolungata per le pazienti con tumori con deficit di ricombinazione omologa rispetto a quelle con tumori con ricombinazione omologa efficiente ( 11.2 vs 5.4 mesi, P=0.05 ) mediante il test RAD51.

Olaparib e Temozolomide hanno raggiunto l'endpoint primario prespecificato e hanno fornito un beneficio clinico significativo nelle pazienti con leiomiosarcoma uterino avanzato e pretrattato. ( Xagena2023 )

Ingham M et al, J Clin Oncol 2023; 41: 4154-4163

Uro2023 Onco2023 MalRar2023 Med2023 Farma2023



Indietro

Altri articoli

Le mutazioni del gene di riparazione mediante ricombinazione omologa ( HRRm ) sono comuni nel carcinoma uroteliale ( UC ),...


Nello studio SOLO1/GOG 3004, la terapia di mantenimento con l'inibitore PARP ( poli-ADP-ribosio polimerasi ) Olaparib ( Lynparza ) ha...


Cediranib, un inibitore del recettore del fattore di crescita endoteliale pan-vascolare, sopprime l'espressione dei geni di riparazione della ricombinazione omologa...


PROpel ha raggiunto il suo endpoint primario mostrando un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da progressione radiografica ( rPFS...


Pembrolizumab ( Keytruda ) e Olaparib ( Lynparza ) hanno mostrato attività in monoterapia ( singolo agente ) nei pazienti...


L'aggiunta di Olaparib ( Lynparza ), un inibitore PARP ( poli [ ADP-ribosio ] polimerasi ), all'Abiraterone, standard di cura,...



Esiste un bisogno insoddisfatto di opzioni terapeutiche che prolungano la sopravvivenza dei pazienti con tumore della prostata metastatico resistente alla...


Lo studio di fase III POLO ha dimostrato un significativo beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione ( PFS...