Bassi livelli di vitamina D durante la gravidanza associati a un più alto rischio di sclerosi multipla nella prole


I bambini possono essere a maggior rischio di sviluppare sclerosi multipla nel corso della vita se la propria madre presenta una carenza di vitamina-D nelle prime fasi della gravidanza.

E’ noto che la sclerosi multipla ha una maggiore prevalenza nelle latitudini settentrionali, dove i bassi livelli di vitamina D possono essere una conseguenza di una ridotta esposizione alla luce solare.
La potenziale correlazione tra sclerosi multipla e vitamina-D è anche sostenuta dal fatto che le regioni settentrionali con i tassi più bassi di questa malattia demielinizzante, come il Giappone e l'Alaska, tendono ad avere una dieta nazionale ricca di fonti di vitamina D.

Gli studi hanno prodotto risultati contrastanti. Alcuni hanno associato alti livelli di vitamina-D con una minore prevalenza di sclerosi multipla in età adulta, mentre altri hanno indicato che l'esposizione alla vitamina D in utero potrebbe, invece, essere causa di un aumentato rischio.
Due studi non hanno indicato alcuna relazione.

Ricercatori della Harvard School of Public Health a Boston ( Stati Uniti ) hanno preso in esame l'associazione tra alti livelli sierici di 25-idrossivitamina D [ 25(OH)D ] all'inizio della gravidanza e l'incidenza di sclerosi multipla nei bambini.

Sono stati identificati 193 soggetti con diagnosi di sclerosi multipla; di questi 163 erano di sesso femminile.
I ricercatori hanno confrontato 176 pazienti con diagnosi di sclerosi multipla con 326 soggetti senza malattia ( gruppo controllo ).

I campioni di sangue materno erano stati raccolti per misurare i livelli di vitamina D; il 70% dei prelievi era stato effettuato durante il primo trimestre di gravidanza.

E’ stato riscontrato che i livelli medi materni di vitamina D erano nella gamma di vitamina D insufficiente, cioè livelli di 25(OH)D inferiori a 12.02 ng/mL.

I risultati hanno indicato un rischio di sclerosi multipla del 90% più elevato tra i bambini le cui madri erano carenti di vitamina D, rispetto a quelli le cui madri avevano livelli adeguati di vitamina D.

Dallo studio è emerso che la carenza di vitamina D durante la gravidanza aumenta il rischio di sclerosi multipla nella prole.
Non è provato che l’aumento della concentrazione di 25(OH)D verso livelli di sufficienza sia correlato a una minore incidenza di malattia. ( Xagena2016 )

Fonte: JAMA Neurology, 2016

Neuro2016 Gyne2016 Pedia2016



Indietro

Altri articoli

Vi è ambiguità sulla questione se i pazienti fragili con fibrillazione atriale gestiti con antagonisti della vitamina K ( VKA...


Dopo più di 20 anni di follow-up gli integratori di Calcio e di Vitamina-D hanno mostrato di ridurre la...


L'uso di antagonisti orali della Vitamina K ( VKA ) può esporre i pazienti sottoposti a trombectomia endovascolare ( EVT...


Una bassa concentrazione sierica di 25-Idrossi-Vitamina D è associata a un aumentato rischio di fratture. Non è chiaro se l'integrazione...


Gli anticoagulanti orali diversi dalla vitamina K sono diventati la terapia standard per la prevenzione dell'ictus e della tromboembolia ischemica...


Studi recenti hanno evidenziato il ruolo delle vitamine C e D nella leucemia mieloide acuta ( AML ). Nel 2018,...


Gli analoghi topici della Vitamina-D sono il trattamento di routine per la psoriasi, ma l'effetto dell'integrazione orale non è stato...


I sintomi muscolari associati alle statine ( SAMS ) sono comuni e possono portare all'interruzione della terapia statinica. Studi osservazionali...


L'integrazione di Vitamina-D porta alla regressione dell'ipertrofia ventricolare sinistra e migliora la funzione del ventricolo sinistro nei modelli animali. Tuttavia,...


Il Menachinone-7 ( MK-7 ), noto anche come Vitamina K2, è un cofattore per la carbossilazione delle proteine ​​coinvolte nell'inibizione...