Nubeqa a base di Darolutamide ha ricevuto l'approvazione nell'Unione Europea per il trattamento dei pazienti con carcinoma prostatico metastatico sensibile agli ormoni


La Commissione Europea ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio nell'Unione Europea ( UE ) per Nubeqa ( Darolutamide ), un inibitore orale del recettore degli androgeni ( ARi ), più terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) in combinazione con Docetaxel, per il trattamento dei pazienti con carcinoma prostatico metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ).
Nubeqa è già approvato per il trattamento dei pazienti con carcinoma prostatico non-metastatico resistente alla castrazione ( nmCRPC ), ad alto rischio di sviluppare malattia metastatica.

L'approvazione si basa sui risultati dello studio di fase III ARASENS, che ha dimostrato che Darolutamide più terapia ADT in combinazione con Docetaxel ha ridotto significativamente il rischio di morte del 32,5% rispetto alla terapia ADT con Docetaxel, nei pazienti con tumore mHSPC.
Inoltre, la combinazione di Darolutamide ha mostrato benefici consistenti in tutti gli endpoint secondari clinicamente rilevanti, con un'incidenza complessiva di eventi avversi insorti durante il trattamento simile tra i bracci di trattamento.

ARASENS è l'unico studio randomizzato, di fase III, multicentrico, in doppio cieco, progettato in modo prospettico per confrontare l'uso di un inibitore orale del recettore degli androgeni di seconda generazione, Darolutamide, più terapia ADT in combinazione con Docetaxel rispetto alla terapia ADT più Docetaxel ( uno standard di cura raccomandato dalle lineeguida ) nel carcinoma alla prostata metastatico sensibile agli ormoni.
Un totale di 1.306 pazienti di nuova diagnosi sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 a ricevere 600 mg di Darolutamide due volte al giorno oppure placebo, più terapia ADT in combinazione con Docetaxel.
L'endpoint primario di questo studio era la sopravvivenza globale ( OS ). Gli endpoint secondari includevano il tempo al carcinoma prostatico resistente alla castrazione ( CRPC ), il tempo alla progressione del dolore, il tempo al primo evento scheletrico sintomatico ( SSE ), il tempo all'inizio della successiva terapia antitumorale, tutti valutati a intervalli di 12 settimane, nonché gli eventi avversi come misura di sicurezza e di tollerabilità.
I risultati di questo studio sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine ( NEJM ).

Il cancro alla prostata è la seconda neoplasia più comunemente diagnosticata negli uomini in tutto il mondo.
Nel 2020, a circa 1,4 milioni di uomini è stato diagnosticato il cancro alla prostata e circa 375.000 sono i morti a causa della malattia in tutto il mondo.

Al momento della diagnosi, la maggior parte degli uomini presenta un carcinoma prostatico localizzato e può essere trattato con chirurgia curativa o radioterapia. In caso di recidiva, la malattia potrà metastatizzare, ma è ancora sensibile agli ormoni.
Le attuali opzioni terapeutiche per gli uomini con carcinoma prostatico sensibile agli ormoni metastatico includono la terapia ormonale, come ADT, gli inibitori della via del recettore degli androgeni più ADT o una combinazione di ADT e Docetaxel.
Tuttavia, nonostante questi trattamenti, un'ampia percentuale di uomini con tumore prostatico metastatico ormono-sensibile, alla fine sperimenterà progressione verso il carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione ( mCRPC ), una condizione con elevata morbilità e sopravvivenza limitata.

La Darolutamide è un inibitore orale del recettore degli androgeni con una struttura chimica distinta che si lega al recettore con elevata affinità e mostra una forte attività antagonista, inibendo così la funzione del recettore e la crescita delle cellule tumorali della prostata.
Il basso potenziale di penetrazione della barriera emato-encefalica della Darolutamide si traduce in una ridotta incidenza complessiva di eventi avversi correlati al sistema nervoso centrale ( SNC ) rispetto al placebo, come osservato nello studio ARAMIS, e nel miglioramento dell'apprendimento verbale e della memoria osservati nel braccio Darolutamide dello studio ODENZA. ( Xagena2023 )

Fonte: Bayer, 2023

Uro2023 Onco2023 Farma2023



Indietro

Altri articoli


La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...


L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...


L'antigene tumorale 125 ( CA-125 ) è raccomandato dalle linee guida terapeutiche e ampiamente utilizzato per diagnosticare la recidiva del...


I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...


Per la tubercolosi farmacosensibile sono necessari trattamenti più brevi. L'aggiunta delle statine aggiuntive aumenta l’attività battericida nei modelli preclinici di...


L'aggiunta di Docetaxel ( Taxotere ) alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) migliora la sopravvivenza nei pazienti con...


Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...


Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro...