La combinazione Daclatasvir e Sofosbuvir è efficace nei pazienti con epatite C, e con infezione da HIV, cirrosi


Lo studio ALLY-2 ha mostrato che la terapia di combinazione con Daclatasvir ( Daklinza ) e Sofosbuvir ( Sovaldi ) ha prodotto una risposta virologica sostenuta generale del 97% a 12 settimane in pazienti affetti da infezione da virus dell’epatite C ( HCV ).

E’stato esaminato Sofosbuvir ( Sovaldi ) al dosaggio di 400 mg e Daclatasvir ( Daklinza ) 60 mg in pazienti con co-infezione da HIV / HCV.

Il dosaggio di Daclatasvir è stato aggiustato in base alla terapia antiretrovirale [ cART ], somministrata in modo concomitante: 30 mg con inibitori della proteasi potenziati con Ritonavir; 90 mg con inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa ( NNRTI ) ad eccezione di Rilpivirina ).

Lo studio ha incluso 203 pazienti con infezione da HCV genotipo 1 fino a 4.
C’erano 101 pazienti naïve trattati per 12 settimane, 50 pazienti naïve trattati per 8 settimane e 52 pazienti, già sottoposti a precedente terapia, che sono stati trattati per 12 settimane.

Sono stati esclusi i pazienti con una precedente esposizione all’inibitore NS5A.

I partecipanti eleggibili avevano HIV RNA inferiore a 50 copie/ml e conta delle cellule CD4 superiore a 100 cellule/mm3, o se non sottoposti a terapia antiretrovirale, la conta delle cellule CD4 era maggiore di 350 cellule/mm3.

I ricercatori hanno valutato i pazienti per la risposta virologica sostenuta a 12 settimane ( SVR12 ).

I risultati hanno indicato che il 97% dei pazienti naive al trattamento e il 98% dei pazienti con esperienza di trattamento trattati per 12 settimane hanno raggiunto SVR12; il 76% dei pazienti naive trattati per 8 settimane ha raggiunto questo endpoint.

Tra i pazienti con genotipo 1, i tassi SVR12 erano quasi identici. Questo endpoint è stato raggiunto dal 96% dei pazienti naive trattati per 12 settimane, dal 98% dei pazienti non-naive trattati per 12 settimane e dal 76% dei pazienti trattati per 8 settimane.

Due pazienti nei gruppi aggregati di 12 settimane ( naïve e non-naive ) e 10 pazienti nel braccio 8 settimane hanno recidivato.

E’ stata riscontrata una leggera diminuzione nella risposta tra i pazienti con cirrosi, anche se la dimensione del campione di questo gruppo era relativamente piccola.

Una risposta un po' più bassa è stata segnalata tra i pazienti trattati con Darunavir per l'infezione da HIV nel braccio 8 settimane.

Al basale, le varianti associate alla resistenza all’NS5A non sembrano influenzare i risultati del trattamento.
SVR12 è stato raggiunto dal 96% dei pazienti con varianti associate alla resistenza all’NS5A che sono stati trattati per 12 settimane.
Tra i pazienti con varianti associate alla resistenza all’NS5A trattati per 8 settimane, il tasso SVR12 è stato pari al 70%.

Il regime è risultato generalmente ben tollerato. Aumenti di bilirubina si sono verificati in una piccola percentuale di pazienti, ma questi pazienti erano stati trattati con Atazanavir. ( Xagena2015 )

Fonte: Digestive Disease Week, 2015

Inf2015 Gastro2015 Farma2015


Indietro

Altri articoli

I pazienti con cirrosi correlata alla steatoepatite non-alcolica ( NASH ) sono ad alto rischio di morbilità e mortalità correlata...


Vista l'incapacità di stabilire la sicurezza e l'efficacia dell'Acido Obeticolico ( Ocaliva ) mediante studi clinici nei pazienti con colangite...


L'infezione e l'aumento dell'infiammazione sistemica causano disfunzione d'organo e morte nei pazienti con cirrosi scompensata. Gli studi preclinici forniscono supporto...


L'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha identificato 25 casi di grave danno epatico...


Nei Paesi a basso e medio reddito, sono urgentemente necessari antivirali ad azione diretta a prezzi accessibili per trattare l'infezione...


La chinasi 1 che regola il segnale dell'apoptosi ( ASK1 ) svolge un ruolo chiave nel danno epatocitario, nell'infiammazione e...


Le statine hanno effetti benefici sulla circolazione intraepatica e riducono l'ipertensione portale e la Rifaximina ( Normix ) modula il...


Il vantaggio in termini di sopravvivenza del posizionamento precoce di shunt portosistemici intraepatici transgiugulari ( TIPS ) in pazienti con...


Escludere la presenza di cirrosi è importante per la gestione dell'epatite B cronica. Sono state studiate e ottimizzate le prestazioni...


Lo scompenso clinico della cirrosi è associato a prognosi sfavorevole. L’ipertensione portale clinicamente significativa ( CSPH ), definita da un...