Assunzione di grassi nella dieta e rischio di malattia di Parkinson
Studi epidemiologici precedenti hanno prodotto risultati inconsistenti per quanto riguarda l'associazione tra assunzione di grassi nella dieta e rischio di malattia di Parkinson.
Sono state esaminate in modo prospettico queste associazioni nello studio NIH-AARP Diet and Health ( National Institutes of Health-American Association of Retired Persons ).
È stato fornito un questionario a 124 voci sulla frequenza alimentare al basale nel 1995 fino al 1996, e la diagnosi di malattia di Parkinson è stata auto-riportata al sondaggio di follow-up nel 2004 fino al 2006. Sono stati inclusi nelle analisi in totale 1.087 casi con una diagnosi di malattia di Parkinson tra il 2000 e il 2006 e 299.617 controlli.
Nel complesso, l'apporto di grassi e altri macronutrienti non è stato associato al rischio di malattia di Parkinson.
Tuttavia, è stata trovata una debole associazione positiva tra acidi grassi polinsaturi n-6 ( PUFA ) e rischio di malattia di Parkinson.
Dopo aggiustamento per i potenziali fattori confondenti, l'odds ratio ( OR ) tra i quintili estremi di assunzione di PUFA n-6 era 1.23 ( P per trend=0.02 ).
Un'associazione simile è stata osservata per l'assunzione di Acido Linoleico.
I risultati sono stati simili tra gli uomini e tra le donne.
Lo studio suggerisce che il consumo di grassi in generale non è correlato al rischio di malattia di Parkinson.
La debole associazione positiva tra l'assunzione di PUFA n-6 e il rischio di malattia di Parkinson necessita di ulteriori indagini. ( Xagena2014 )
Dong J et al, Mov Disord 2014;29:1623-1630
Neuro2014
Indietro
Altri articoli
Dieta MIND e dieta mediterranea per il ritardo neurodegenerativo nella malattia di Alzheimer
La dieta può ridurre il rischio di demenza da Alzheimer e rallentare il declino cognitivo, ma la comprensione dei meccanismi...
Dieta chetogenica classica versus ulteriori farmaci anticonvulsivanti nei neonati con epilessia resistente ai farmaci: studio KIWE
Molte epilessie a esordio infantile hanno una prognosi sfavorevole per il controllo delle crisi e per gli esiti dello sviluppo...
Riduzione del sodio nella dieta a meno di 100 mmol nell’insufficienza cardiaca: studio SODIUM-HF
La restrizione dietetica del sodio è stata suggerita per prevenire il sovraccarico di liquidi e gli esiti avversi per i...
Prevenzione secondaria a lungo termine delle malattie cardiovascolari con dieta mediterranea e dieta povera di grassi: studio CORDIOPREV
La dieta mediterranea e la dieta a basso contenuto di grassi sono efficaci nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari. È...
Il trapianto di microbiota fecale con dieta antinfiammatoria seguito dalla sola dieta antinfiammatoria è efficace nell'indurre e mantenere la remissione per 1 anno della colite ulcerosa da lieve a moderata
Le terapie di manipolazione del microbioma e della dieta sono state esplorate per il trattamento della colite ulcerosa ( UC...
Piccoli RNA interferenti: Inclisiran nel trattamento degli adulti con ipercolesterolemia primaria eterozigote familiare e non-familiare o dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta
Inclisiran, principio attivo di Leqvio, è un acido ribonucleico ipocolesterolemizzante, a doppio filamento, interferente breve ( siRNA ), coniugato a...
Effetto della dieta e dell'esercizio fisico sul dolore al ginocchio nei pazienti con osteoartrosi e sovrappeso o obesità
Alcuni programmi per la perdita di peso e l'esercizio fisico che hanno avuto successo in studi condotti nei centri accademici...
La dieta CDED per l'induzione e il mantenimento della remissione negli adulti con malattia di Crohn da lieve a moderata: studio CDED-AD
La dieta di esclusione della malattia di Crohn ( CDED ) con nutrizione enterale parziale è efficace per l'induzione della...
Correlazione tra dieta, microbioma intestinale e infiammazione
Il microbioma influenza direttamente l'equilibrio delle risposte pro-infiammatorie e anti-infiammatorie a livello intestinale. Poiché i microbi prosperano sui substrati alimentari,...
Effetti della dieta e della riduzione del sodio su danno cardiaco, deformazione e infiammazione: studio DASH-Sodium
La dieta DASH ( Dietary Approaches to Stop Hypertension ) ha dimostrato di avere effetti benefici sui biomarcatori cardiaci. Gli...