Dieta e fattori di rischio per la sindrome metabolica in giovani adulti
Secondo alcuni studi clinici la dieta può influenzare i fattori di rischio individuali associati alla sindrome metabolica.
L’obiettivo dello studio, effettuato nell’ambito del Bogalusa Heart Study, è stato quello di esaminare la relazione tra il comportamento dietetico di 1.181 giovani adulti di età compresa tra i 10 ed i 38 anni ( 38.1% uomini, 25% afro-americani, 75% bianchi ) ed il rischio di sindrome metabolica.
Il Bagalusa Heart Study è uno studio di popolazione di lunga durata che ha preso avvio da un’iniziativa del NHLBI ( National Heart Lung and Blood Institute ), intesa a sviluppare la ricerca riguardo all’aterosclerosi, alla malattia coronarica, all’ipertensione, al diabete mellito e alle complicanze della malattia renale.
I partecipanti sono stati stratificati in 3 gruppi in base al numero di fattori di rischio ( zero, tra 1 e 2, superiori a 3 ), associati alla sindrome metabolica secondo i criteri del NCEP ( National Cholesterol Education Program ).
L’assunzione di frutta, succhi di frutta e verdura è risultata maggiore tra coloro che non presentavano alcun fattore di rischio rispetto a quelli che avevano 1-2 fattori di rischio.
L’assunzione di bevande zuccherate è risultata più bassa nei soggetti che non avevano fattori di rischio rispetto a coloro che avevano 1-2 fattori di rischio o più di 3 fattori di rischio tra le persone razza bianca, ma non tra gli afro-americani.
I risultati di questo studio hanno indicato che la ridotta assunzione di frutta e verdura e l’elevata assunzione di bevande zuccherate sono associate in modo indipendente alla sindrome metabolica in specifiche popolazioni. ( Xagena2004 )
Yoo Sunmi et al, Am J Clin Nutr 2004; 80: 841-848
Endo2004 Cardio2004
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