Diete ad alto contenuto di latticini e apporto proteico per la salute delle ossa nell'ambito della perdita di peso con dieta ed esercizio fisico in donne in premenopausa in sovrappeso e obese


Il consolidamento e il mantenimento della massa ossea in età adulta può essere compromesso dall'inattività, dalla bassa assunzione di calcio e dalla perdita di peso indotta dalla dieta.

È stato elaborato uno studio per determinare se un'alta assunzione di latticini, calcio e proteine nel corso di un programma per la perdita di peso con dieta ed esercizio fisico possa influire sulla salute delle ossa.

Hanno partecipato allo studio donne in pre-menopausa in sovrappeso e obese.

Un totale di 90 partecipanti sono state randomizzate in tre gruppi ( n=30 per gruppo ): alte proteine e alti latticini ( HPHD ), adeguata quantità di proteine e medi latticini ( APMD ) e adeguata quantità di proteine e bassi latticini ( APLD ), con differenza nell'ingestione di proteine ( 30%, 15%, o 15% di energia, rispettivamente ), latticini ( 15%, 7.5%, o meno del 2% di energia da proteine, rispettivamente ) e calcio ( circa 1600, circa 1000, o inferiore a 500 mg/d, rispettivamente ).

I biomarcatori del turnover osseo nel siero e nelle urine, l’osteoprotegerina sierica ( OPG ), l'attivatore del recettore del ligando del fattore nucleare-kB ( RANKL ), ormone paratiroideo ( PTH ), 25-idrossivitamina D, leptina e adiponectina sono stati misurati a 0 e a 16 settimane.

Tutti i gruppi hanno perso equivalente peso corporeo ( P minore di 0.05 ). N-telopeptide, C-telopeptide ( CTX ), deossipiridinolina urinaria e osteocalcina sono aumentati in APLD ( P minore di 0.01 ), mentre in HPHD, osteocalcina e procollagene 1 propeptide amino-terminale ( P1NP ) sono aumentati ( P minore di 0.05 ) e tutti i marcatori di riassorbimento sono rimasti invariati.

I rapporti tra P1NP e CTX e tra OPG e RANKL sono aumentati in HPHD ( P minore di 0.005 ) e il rapporto tra P1NP e CTX è diminuito in APLD ( P minore di 0.05 ).

L’ormone paratiroideo è diminuito in HPHD e APMD rispetto a APLD ( P minore di 0.005 ) e 25-idrossivitamina D è aumentata in HPHD ( P minore di 0.05 ); è rimasta invariata in APMD, ed è diminuita in APLD ( P minore di 0.05 ).
La leptina è diminuita e l’adiponectina è aumentata solo in APMD e HPHD ( P minore di 0.001 ).

In conclusione, le diete ipocaloriche con alto apporto di latticini, calcio e proteine con associato esercizio fisico, influenzano in modo favorevole importanti biomarcatori della salute delle ossa rispetto alle diete con apporto inferiore di questi nutrienti importanti per le ossa. ( Xagena2012 )

Josse AR et al, J Clin Endocrinol Metab 2012; 97: 251-260

Endo2012 Gyne2012



Indietro

Altri articoli

La dieta può ridurre il rischio di demenza da Alzheimer e rallentare il declino cognitivo, ma la comprensione dei meccanismi...


Molte epilessie a esordio infantile hanno una prognosi sfavorevole per il controllo delle crisi e per gli esiti dello sviluppo...


La restrizione dietetica del sodio è stata suggerita per prevenire il sovraccarico di liquidi e gli esiti avversi per i...


La dieta mediterranea e la dieta a basso contenuto di grassi sono efficaci nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari. È...



Inclisiran, principio attivo di Leqvio, è un acido ribonucleico ipocolesterolemizzante, a doppio filamento, interferente breve ( siRNA ), coniugato a...


Alcuni programmi per la perdita di peso e l'esercizio fisico che hanno avuto successo in studi condotti nei centri accademici...


La dieta di esclusione della malattia di Crohn ( CDED ) con nutrizione enterale parziale è efficace per l'induzione della...


Il microbioma influenza direttamente l'equilibrio delle risposte pro-infiammatorie e anti-infiammatorie a livello intestinale. Poiché i microbi prosperano sui substrati alimentari,...


La dieta DASH ( Dietary Approaches to Stop Hypertension ) ha dimostrato di avere effetti benefici sui biomarcatori cardiaci. Gli...