L’alta assunzione materna di Vitamina-E con la dieta o con integratori è associata a difetti cardiaci congeniti nella prole
E’ stato condotto uno studio caso-controllo presso l’University Medical Center di Rotterdam in Olanda, con lo scopo di studiare l’associazione tra dieta materna e integrazione di antiossidanti, come la Vitamina-E e il Retinolo, e i difetti cardiaci congeniti.
La popolazione selezionata per lo studio era composta da 276 madri di un bambino con malattia cardiaca congenita e 324 madri di controllo con i propri figli.
E’ risultato che l’apporto dietetico di Vitamina E è stato maggiore nelle madri caso che nei controlli, 13.3 e 12,6 mg/die ( P=0.05 ).
Il rischio di patologie cardiache congenite è cresciuto con l’aumento dell’assunzione di Vitamina-E con la dieta ( P trend=0.01 ).
L’assunzione di integratori della Vitamina-E in una dieta con già alti livelli della Vitamina superiori a 14.9 mg/die ha aumentato fino a 9 volte il rischio di malattie cardiache congenite.
L’assunzione di Retinolo non era significativamente differente nei 2 gruppi e non è risultata associata al rischio di patologia cardiaca congenita.
Dallo studio è emerso che un’elevata assunzione materna di Vitamina-E con la dieta e con integratori è associata ad un aumento del rischio di malattie cardiache congenite nella prole. ( Xagena2009 )
Smedts HPM, BJOG 2009; 116; 416-423
Gyne2009 Cardio2009 Farma2009
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