Lo stato redox del glutatione è un predittore indipendente di aterosclerosi precoce


Uno studio coordinato da Ricercatori dell’Emory University School of Medicine di Atlanta ha esaminato la relazione tra biomarker dello stress ossidativo e l’aterosclerosi in fase precoce.

Lo stress ossidativo è un importante fattore eziologico nella patogenesi della malattia vascolare.

I Ricercatori hanno ipotizzato che lo stress ossidativo potrebbe predire il processo aterosclerotico in fase precoce.

Sono stati studiati 114 soggetti sani non fumatori, senza aterosclerosi clinicamente nota.

Lo stress ossidativo è stato stimato mediante misurazione dei livelli plasmatici di:

- glutatione ( GSH ), un importante tiolo antiossidante extracellulare, la sua forma ossidata ( GSSG ) ed il loro stato redox ( Eh GSH/GSSG );

- cisteina ( Cys ), un importante tiolo antiossidante extracellulare, la sua forma ossidata, cistina ( CySS ), ed il loro stato redox ( Eh Cys/CySS ).

Predittori univariati dello spessore dell’intima-media carotidea sono risultati essere: età, indice di massa corporea ( BMI ), colesterolo LDL, trigliceridi, colesterolo HDL, proteina C reattiva ad alta sensibilità ( hs-CRP ) e punteggio del rischio Framingham.

Lo spessore dell’intima-media è risultato anche più alto nei soggetti maschi ed in quelli ipertesi.

Tra i marker di stress ossidativo, GSH, CySS ed Eh GSH/GSSG erano correlati allo spessore dell’intima-media.

Dopo aggiustamenti per i tradizionali fattori di rischio e per hs-CRP, solo Eh GSH/GSSG è rimasto un predittore indipendente dello spessore dell’intima-media.
Eh GSH/GSSG è in grado di predire lo spessore dell’intima-media in modo sia indipendente che in aggiunta al punteggio del rischio secondo lo studio Framingham.

Secondo gli Autori, lo stato redox del glutatione, una misura in vivo dello stress ossidativo intracellulare, è un predittore indipendente di aterosclerosi in fase precoce in una popolazione sana.

Questa scoperta fornisce prova a sostegno del ruolo dello stress ossidativo nella patogenesi dell’aterosclerosi prematura, e la sua misurazione può permettere una precoce identificazione dei soggetti asintomatici a rischio di malattia aterosclerotica. ( Xagena2006 )

Ashfaq S et al, J Am Coll Cardiol 2006; 47: 1005-1011


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