I tassi di iperglicemia dopo la terapia con Alpelisib per il cancro al seno metastatico sono più alti di quelli osservati negli studi
I dati di uno studio hanno dimostrato che i pazienti con carcinoma mammario metastatico trattati con Alpelisib ( Piqray ), come terapia standard, presentavano livelli di glicemia elevati rispetto a quelli che avevano ricevuto il farmaco nell'ambito di uno studio clinico.
I risultati hanno rivelato che oltre l’80% dei pazienti che hanno ricevuto il farmaco come trattamento standard per il cancro al seno metastatico hanno successivamente sviluppato una qualche forma di iperglicemia.
La combinazione di Fulvestrant ( Faslodex ) e Alpelisib ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza libera da progressione tra i pazienti con carcinoma mammario metastatico con mutazione PIK3CA positivo per il recettore ormonale.
L'Agenzia regolatoria statunitense FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato il regime nel 2019 per donne in postmenopausa con cancro al seno con recettori ormonali positivi ( HR+ ), HER2-negativo e con mutazione del gene PIK3CA, che è progredito durante o dopo un regime a base endocrina.
L’iperglicemia è uno degli eventi avversi noti legati all’uso di un inibitore PI3K.
E' stato condotto uno studio retrospettivo per valutare l’incidenza, i fattori di rischio e il trattamento dell’iperglicemia associata ad Alpelisib tra i pazienti con carcinoma mammario metastatico.
Sono stati presi in esame 247 pazienti ( età mediana, 62 anni; 99,1% donne; 80,1% bianchi ) che avevano ricevuto Alpelisib tra il 2013 e il 2021 presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center ( New York, USA ), tenendo conto delle date di prescrizione di Alpelisib e delle caratteristiche del paziente / tumore tramite le cartelle cliniche.
Tra coloro che sono stati inseriti nell'analisi, l'indice di massa corporea ( BMI ) medio di base era pari a 25,4 kg/m2 e l'emoglobina glicata ( HbA1c ) mediana a 5,5%.
Dei 247 pazienti inclusi nello studio, 152 ( 61,5% ) hanno sviluppato iperglicemia, con 72 ( 29,2% ) con iperglicemia di grado 3-4.
E' stato osservato un tempo medio di insorgenza di 16 giorni.
Tra i 100 pazienti che hanno ricevuto Alpelisib nel corso di uno studio clinico, i tassi di iperglicemia sono apparsi significativamente più alti nei pazienti trattati come terapia standard piuttosto che in uno studio clinico ( 80,3% contro 34% per l’iperglicemia di qualsiasi grado; 40,2% contro 13 % per iperglicemia di grado da 3-4 ).
Inoltre, è stata osservata una associazione significativa tra emoglobina glicata al basale e sviluppo di iperglicemia ( P minore di 0,001 ) e riduzione o interruzione della dose di Alpelisib ( P = 0,015 ).
Tra coloro che hanno sviluppato iperglicemia, 101 ( 40,9% ) hanno ricevuto un trattamento, in genere con Metformina.
Un totale di 49 pazienti sono stati indirizzati a un endocrinologo, che ha dimostrato un'associazione con la prescrizione di inibitori SGLT2 ( P = 0,007 ).
I limiti dello studio erano: l’impossibilità di differenziare lo stato a digiuno da quello non-a-digiuno, i livelli di glicemia, e la difficoltà nel trarre conclusioni sull’efficacia di varie strategie anti-iperglicemiche.
A causa degli elevati tassi di iperglicemia osservati tra i pazienti trattati con Alpelisib come standard di cura, i ricercatori hanno raccomandato di effettuare test e misurazioni metaboliche prima del trattamento con questo farmaco. ( Xagena2023 )
Fonte: Cancer, 2023
Endo2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...
Tasso di malattie endocrino-sensibili nelle pazienti in postmenopausa con tumore al seno ricco di recettori per gli estrogeni, ERBB2-negativo, che ricevono Anastrozolo in fase neoadiuvante, Fulvestrant o la loro combinazione
L'aggiunta di Fulvestrant ( Faslodex ) ad Anastrozolo ( Arimidex ) ( A+F ) ha migliorato la sopravvivenza nelle donne...
Ossigenoterapia iperbarica ed effetti tossici locali tardivi nei pazienti con tumore al seno irradiato
L'ossigenoterapia iperbarica ( HBOT ) è proposta come trattamento per gli effetti tossici locali tardivi dopo l'irradiazione del seno. Mancano,...
Esiti riferiti dalle pazienti nello studio OlympiA: Olaparib adiuvante nel tumore al seno in fase iniziale negativo per HER2 con mutazioni gBRCA1/2 e ad alto rischio
Lo studio randomizzato di fase III OlympiA ha confrontato 1 anno di Olaparib ( Lynparza ) o placebo come terapia...
Rischio di cancro al seno a lungo termine nelle sopravvissute a linfoma di Hodgkin trattate con Doxorubicina
Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...
Sicurezza delle tecniche di riproduzione assistita nelle giovani donne portatrici di mutazioni BRCA con una gravidanza dopo un cancro al seno
Per le giovani portatori di mutazioni BRCA sopravvissute al carcinoma mammario, le tecniche di riproduzione assistita ( ART ) non...
Paclitaxel orale più Encequidar rispetto a Paclitaxel endovenoso nei pazienti con tumore al seno metastatico
L'impiego di Paclitaxel per via endovenosa ( IVpac ) è associato a neuropatia e richiede una premedicazione per prevenire reazioni...