Divalproex: epatotossicità, teratogenicità, pancreatite
Divalproex ( Depakote ) è un farmaco che nel tratto gastrointestinale si dissocia liberando ione valproato, il principio attivo.
Divalporoex trova indicazione nel trattamento degli episodi maniacali, associati a disturbo maniacale nell’epilessia e nella profilassi dell’emicrania.
Il farmaco è gravato da un Box Warning riguardante:
- Epatotossicità
Insufficienza epatica ad esito fatale si è presentata nei pazienti trattati con Acido Valproico e derivati.
L’esperienza ha indicato che i bambini al di sotto dei 2 anni di età sono ad alto rischio di sviluppare epatotossicità ad esito fatale, specialmente in quelli in trattamento con diversi anticonvulsivanti, in quelli con disturbi metabolici congeniti, in quelli con gravi disturbi convulsivi accompagnati da ritardo mentale ed in quelli con sindrome cerebrale organica. Quando Depakote è utilizzato in questo gruppo di pazienti, dovrebbe essere impiegato con estrema cautela ed in monoterapia.
I benefici della terapia dovrebbero essere soppesati contro i rischi.
L’esperienza nell’epilessia ha indicato che l’incidenza di epatotossicità fatale si riduce in modo considerevole con l’aumentare dell’età.
L’epatotossicità grave o fatale può essere preceduta da sintomi non specifici, come malessere, debolezza, letargia, edema facciale, anoressia e vomito.
Nei pazienti con epilessia può manifestarsi anche perdita del controllo delle crisi convulsive.
I pazienti dovrebbero essere strettamente monitorati per la comparsa di questi sintomi.
I test di funzione epatica dovrebbero essere eseguiti prima della terapia con Divalproex e a intervalli frequenti, soprattutto nei primi sei mesi.
- Teratogenicità
Il Valproato può produrre effetti teratogenici, come difetti del tubo neurale ( es. spina bifida ).
Pertanto, l’uso di Divalproex nelle donne in gravidanza o che hanno pianificato una gravidanza richiede una valutazione del rapporto rischio-beneficio.
- Pancreatite
Casi di pancreatite minacciante la vita sono stati riportati sia nei bambini che negli adulti trattati con Valproato.
Alcuni dei casi sono stati descritti come emorragici con rapida progressione dai sintomi iniziali alla morte.
Il momento della presentazione della pancreatite è vario, subito dopo l’inizio della terapia o dopo diversi anni di impiego del farmaco.
In caso di diagnosi di pancreatite, il Valproato dovrebbe essere sospeso con l’instaurazione di trattamenti alternativi. ( Xagena2006 )
Fonte: FDA, 2006
Farma2006 Neuro2006 Psyche2006
Indietro
Altri articoli
Odomzo, farmaco per il trattamento del carcinoma basocellulare: riduzione del rischio di teratogenicità
Gli operatori sanitari sono stati informati sulla sicurezza relativa agli effetti teratogeni di Odomzo ( Sonidegib ) e al Programma di...
Teratogenicità dose-dipendente di Valproato in monoterapia e politerapia
È stato valutato il rischio di malformazioni congenite maggiori in associazione con l'uso materno di Acido Valproico ( Valproato; Depakin...
Sclerosi multipla: Aubagio, black box per epatotossicità e teratogenicità
Aubagio ( Teriflunomide ) è un farmaco che viene assunto per os; inibisce la funzione delle cellule immunitarie specifiche, implicate...
Accutane: limiti del programma SMART per la gestione del rischio di teratogenicità
Nell’aprile 2002, Hoffmann-La Roche Inc, produttrice di Accutane ( Isotretinoina ) e a quel tempo la sola fornitrice di Isotretinoina,...