Associazione tra infezione da Trichomonas vaginalis e incidenza di cancro della prostata


Uno studio caso-controllo ha mostrato che la presenza di anticorpi contro Trichomonas vaginalis, una comune infezione non virale trasmessa per via sessuale, è positivamente associata alla successiva incidenza di tumore della prostata.

Ricercatori della Harvard School of Public Health di Boston, negli Stati Uniti, hanno confermato queste osservazioni in una popolazione indipendente e hanno messo in relazione lo stato sierico per gli anticorpi contro Trichomonas vaginalis con l’incidenza del tumore prostatico e con la mortalità legata alla malattia.

Uno studio caso-controllo è stato condotto all’interno del Physicians' Health Study, che ha coinvolto 673 casi e 673 controlli, per i quali erano disponibili campioni di plasma.

Seppur non significativa dal punto di vista statistico, l’associazione tra stato di sieropositività per Trichomonas vaginalis e rischio generale di carcinoma della prostata ( OR=1.23 ) è risultato simile a quello riportato in precedenza.

Inoltre, la sieropositività è risultata associata a un aumento statisticamente significativo del rischio di carcinoma della prostata extraprostatico ( OR = 2.17 ) e di cancro con potenziale progressione a metastasi ossee o a morte specifica per carcinoma della prostata ( OR = 2,69 ).

In conclusione, questo ampio studio prospettico caso-controllo ha fornito un ulteriore supporto a favore dell’associazione tra stato di sieropositività per gli anticorpi contro Trichomonas vaginalis e rischio di cancro della prostata con associazioni statisticamente significative per il rischio di tumore della prostata extraprostatico e per tumori della prostata clinicamente rilevanti e potenzialmente letali. ( Xagena2009 )

Stark JR et al, J Natl Cancer Inst 2009; 101: 1406-1411


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