Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA


I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule B ( PCNSL ) offrono una sopravvivenza libera da progressione fino a 16 mesi.

È stato studiato un trattamento intensificato di chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) nei pazienti anziani con linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule B.

MARTA era uno studio prospettico di fase 2, a braccio singolo, condotto in 15 ospedali di ricerca in Germania.
Sono stati arruolati pazienti di età pari o superiore a 65 anni con linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule B di nuova diagnosi non-trattato con un ECOG performance status pari a 0-2 e idoneità alla chemioterapia ad alte dosi e al trapianto autologo.

Il trattamento di induzione consisteva in due cicli di 21 giorni di Metotrexato per via endovenosa ad alte dosi 3.5 g/m2 ( giorno 1 ), Citarabina per via endovenosa 2 g/m2 due volte al giorno ( giorni 2 e 3 ) e Rituximab per via endovenosa 375 mg/m2 ( giorni 0 e 4 ) seguito da chemioterapia ad alte dosi con Rituximab per via endovenosa 375 mg/m2 ( giorno -8 ), Busulfan per via endovenosa 3.2 mg/kg ( giorni -7 e -6) e Tiotepa per via endovenosa 5 mg/kg ( giorni -5 e -4 ) più trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche.

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione a 12 mesi in tutti i pazienti che soddisfacevano i criteri di ammissibilità e avevano iniziato il trattamento.

Nel periodo 2017-2020, 54 pazienti hanno iniziato il trattamento di induzione e 51 sono stati inclusi nel set completo di analisi. L’età media era di 71 anni; 27 pazienti erano donne ( 53% ) e 24 uomini ( 47% ).

A un follow-up mediano di 23.0 mesi, 23 pazienti su 51 ( 45% ) hanno presentato progressione, recidiva, oppure sono deceduti.
La sopravvivenza libera da progressione a 12 mesi è stata del 58.8%.

Durante il trattamento di induzione, le tossicità di grado 3-5 più comuni sono state trombocitopenia e leucopenia ( ciascuna in 52 su 54 pazienti, 96% ).
Durante la chemioterapia ad alte dosi e il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche, la tossicità di grado 3-5 più comune è stata la leucopenia ( 37 su 37 pazienti, 100% ).

Sono stati segnalati decessi correlati al trattamento in 3 dei 54 pazienti ( 6% ), tutti dovuti a complicanze infettive.

Sebbene la soglia di efficacia primaria non sia stata raggiunta, una breve induzione seguita da chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche è attiva nei pazienti anziani selezionati con linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule B e potrebbe servire da punto di riferimento per studi comparativi. ( Xagena2024 )

Schorb E et al, Lancet Haematology 2024; 11: 196-205

Emo2024 Neuro2024 Onco2024 Farma2024



Indietro

Altri articoli

La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...


La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...


Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...


L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...



Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...