La vaccinazione contro la influenza da virus A(H1N1) è risultata associata a un piccolo, ma significativo, rischio di insorgenza di sindrome di Guillain-Barre, una grave malattia neurologica
Il vaccino contro l'influenza del 2009 da virus A(H1N1), anche detta influenza suina, somministrato a milioni di persone in tutto il mondo, è risultato associato a un piccolo rischio, seppur significativo, di sindrome di Guillain-Barré, una rara malattia neurologica che comporta paralisi.
Gli autori dell’analisi, tuttavia, ritengono, che i benefici della vaccinazione siano superiori ai rischi.
La sindrome di Guillain-Barré è una malattia autoimmune molto rara, ma grave, che danneggia il sistema nervoso periferico.
La sindrome è in genere causata da un processo infettivo acuto.
La sindrome si manifesta, inizialmente, con una sensazione di formicolio e intorpidimento degli arti, di solito la parte inferiore delle gambe, associata a debolezza muscolare.
Spesso il paziente va incontro a paralisi.
Nel 1976-1977, era stata osservata una incidenza insolitamente alta di sindrome di Guillain-Barre negli Stati Uniti in seguito alla somministrazione di vaccini inattivati contro la influenza suina da virus A(H1N1).
In seguito, studi su vaccini per la influenza stagionale hanno trovato un piccolo o nessun aumento del rischio.
In una recente valutazione di studi epidemiologici sui vaccini contro l'influenza stagionale, studi sperimentali su animali e studi di case report sull'uomo, il Committee to Review Adverse Effects of Vaccines dell’IOM ( Institute of Medicine ) ha concluso che le evidenze sono insufficienti per accettare o rifiutare una relazione causale.
Nell'autunno del 2009, in Quebec, le Autorità sanitarie avevano lanciato una campagna di immunizzazione contro il ceppo pandemico A(H1N1), utilizzando per lo più un vaccino adiuvato con AS03 ( adiuvante contenente alfa-Tocoferolo e Squalene in una emulsione olio-acqua ).
Alla fine del 2009 circa il 57% dei 7.800.000 abitanti del Quebec era stato vaccinato.
Ricercatori della Laval University a Quebec City, si sono posti l’obiettivo di determinare il rischio di sindrome di Guillain-Barré dopo la vaccinazione.
Il periodo osservazionale è stato di 6 mesi, da ottobre 2009 a fine marzo 2010.
Nel periodo considerato sono stati identificati 83 casi di sindrome di Guillain-Barre, clinicamente confermata.
Venticinque di loro erano stati vaccinati contro l'influenza da virus A(H1N1) 2009 fino a 8 settimane prima dell’esordio della sindrome, e di questi 19 erano stati vaccinati entro 4 settimane.
Dopo aver analizzato i dati, i ricercatori hanno concluso che vi era un rischio piccolo, ma significativo di sindrome di Guillain-Barre dopo vaccinazione anti-influenzale da virus A(H1N1).
Sono stati attribuiti 2 casi di sindrome di Guillain-Barre per ogni milione di dosi di vaccino.
Il rischio di sviluppare la sindrome di Guillain-Barré è risultato più alto per le persone di età uguale o superiore a 50 anni.
In Quebec, il rischio individuale di ricovero ospedaliero a seguito di influenza da A(H1N1) è stato pari a 1/2.500 e il rischio di morte di 1/73.000.
Il vaccino H1N1 è risultato molto efficace nella prevenzione delle infezioni e delle complicanze.
Secondo i ricercatori, è probabile che i benefici della immunizzazione abbiano superato i rischi connessi alla vaccinazione.
Secondo i CDC ( Centers for Disease Control and Prevention ), negli Stati Uniti, approssimativamente 1-2 persone ogni 100.000 sono colpite da sindrome di Guillain-Barré.
In Gran Bretagna, ogni anno sono 1.500 le persone a cui viene diagnosticata la sindrome di Guillain-Barré, su una popolazione di 62 milioni. ( Xagena2012 )
Fonte: Journal of American Medical Association, 2012
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