Associazione tra mutazioni del virus dell’epatite B e rischio di carcinoma epatocellulare


L’associazione tra mutazioni del virus dell’epatite B ( HBV ) e l’epatocarcinogenesi resta controversa a causa dei dati discordanti presenti in letteratura.

I Ricercatori della Second Military Medical University di Shanghai, in Cina, hanno portato a termine una meta-analisi degli studi caso-controllo e di coorte per esaminare mutazioni del virus HBV in PreS, enhancer II ( EnhII ), basal core promoter ( BCP ) e mutazioni precoci, in relazione al rischio di carcinoma epatocellulare.

Dei 43 studi inclusi nella meta-analisi, 40 hanno utilizzato un modello caso-controllo.
I 43 studi hanno valutato in totale 11.582 partecipanti infettati dal virus HBV, con 2.801 persone affette da carcinoma epatocellulare.

Odds ratio statisticamente significativi per il carcinoma epatocellulare sono stati ottenuti per ciascuna mutazione PreS ( 3.77 ), per C1653T in EnhII ( 2.76 ), T1753V ( 2.35 ) e A1762T/G1764A in BCP ( 3.79 ).

Le mutazioni in PreS sono risultate più fortemente associate a un aumento del rischio di carcinoma epatocellulare in soggetti infettati dal virus HBV di genotipo C che in quelli infettati dal virus con genotipo B, mentre era il contrario per la mutazione A1762T/G1764A.

Le mutazioni C1653T, T1753V e A1762T/G1764A sono risultate più fortemente associate a un aumento del rischio di carcinoma epatocellulare nei soggetti positivi per l’antigene e dell’epatite B ( HBeAg ) che in quelli negativi per tale antigene.

Le mutazioni PreS, C1653T, T1753V e A1762T/G1764A si sono accumulate durante la progressione dallo stato di portatore asintomatico di epatite B a carcinoma epatocellulare ( P per tendenza < 0.001 per ciascuna mutazione ).

Le mutazioni basate su combinazioni di mutazioni PreS, C1653T, C1653T + T1753V e A1762T/G1764A hanno mostrato una specificità superiore all’80% nel predire il carcinoma epatocellulare.

Le mutazioni precore G1896A e C1858T non sono risultate associate al rischio di carcinoma epatocellulare, indipendentemente dallo stato dell’antigene HBeAg e dal genotipo del virus HBV.

In conclusione, le mutazioni del virus HBV in PreS, C1653T, T1753V e A1762T/G1764A sono associate a un aumento del rischio di carcinoma epatocellulare.
Queste mutazioni da sole e in combinazione potrebbero essere predittive di epatocarcinogenesi. ( Xagena2009 )

Liu S et al, J Natl Cancer Inst 2009; 101: 1066-1082


Onco2009 Gastro2009


Indietro

Altri articoli

La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...



Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...


L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...


Il virus respiratorio sinciziale ( VRS ) è un virus a RNA che infetta l’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi...


Nirsevimab ( Beyfortus ) è un anticorpo monoclonale con emivita estesa contro la proteina di fusione del virus respiratorio sinciziale...


Arexvy è un vaccino per adulti di età pari o superiore a 60 anni in grado di proteggere dalla malattia...



Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...


Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...