Cardite dopo vaccinazione contro COVID-19 con un vaccino a RNA messaggero e un vaccino a virus inattivato
I casi di cardite dopo la somministrazione del vaccino BNT162b2 ( Comirnaty; Pfizer - BioNTech ) si stanno accumulando in tutto il mondo.
L'obiettivo di uno studio caso-controllo è stato quello di esaminare l'associazione della vaccinazione con il vaccino a RNA messaggero BNT162b2 e con il vaccino a virus inattivato CoronaVac ( Sinovac ) con la cardite.
I pazienti ricoverati di età pari o superiore a 12 anni per la prima volta con diagnosi di cardite sono stati selezionati come pazienti del gruppo caso; tutti gli altri pazienti ospedalizzati senza cardite sono stati trattati come partecipanti di controllo.
Dieci partecipanti di controllo sono stati abbinati in modo casuale a ciascun paziente per età, sesso e data di ammissione.
Gli endpoint erano: diagnosi incidente di cardite basata sulla classificazione International Classification of Diseases ( Ninth Revision ), e livelli elevati di troponina.
Sono stati inclusi un totale di 160 pazienti e 1533 partecipanti di controllo.
L'incidenza di cardite per 100.000 dosi somministrate di CoronaVac e BNT162b2 è stata stimata rispettivamente pari a 0.31 ( IC 95%, da 0.13 a 0.66 ) e a 0.57 ( IC, da 0.36 a 0.90 ).
Le analisi multivariabili hanno mostrato che i destinatari del vaccino BNT162b2 avevano maggiori probabilità di cardite ( odds ratio aggiustato [ aOR ], 3.57 [ IC, 1.93-6.60 ] ) rispetto alle persone non-vaccinate.
Stratificato per sesso, l'odds ratio è stato pari a 4.68 ( IC, 2.25-9.71 ) per i maschi e 2.22 ( IC, 0.57-8.69 ) per le femmine che avevano ricevuto il vaccino BNT162b2.
Gli odds ratio per adulti e adolescenti a cui è stato somministrato il vaccino BNT162b2 erano rispettivamente 2.41 ( IC, 1.18-4.90 ) e 13.79 ( IC, 2.86-110.38 ).
La sottoanalisi ha mostrato un OR di 9.29 ( IC, da 3.94 a 21.91 ) per la miocardite e 1.06 ( IC, da 0.35 a 3.22 ) per la pericardite associata a BNT162b2.
Il rischio è stato osservato principalmente dopo la seconda dose di BNT162b2 anziché la prima.
Non è stata osservata alcuna associazione tra CoronaVac e cardite con una magnitudo simile a quella per BNT162b2.
Le limitazioni dello studio sono rappresentate da: ridotta dimensione del campione, assenza di elettrocardiografia ( ECG ) ed altri dati investigativi clinici ed esposizione non-registrata a vaccinazioni all'estero.
In conclusione, nonostante un basso rischio assoluto, è stato riscontrato un aumento del rischio di cardite associata alla vaccinazione con il vaccino BNT162b2.
Questo rischio elevato dovrebbe essere valutato rispetto ai benefici della vaccinazione. ( Xagena2022 )
Lai FTT et al, Ann Intern Med 2022; Online ahead of print
Cardio2022 Vac2022 Med2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Conservazione del sito di legame di Nirsevimab nella glicoproteina di fusione del virus respiratorio sinciziale in tutto il mondo tra il 1956 e il 2021
Nirsevimab ( Beyfortus ) è un anticorpo monoclonale con emivita estesa contro la proteina di fusione del virus respiratorio sinciziale...
Arexvy, vaccino per proteggere dalla malattia del tratto respiratorio inferiore causata dal virus respiratorio sinciziale
Arexvy è un vaccino per adulti di età pari o superiore a 60 anni in grado di proteggere dalla malattia...
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Benefici a lungo termine dall’inizio precoce della terapia antiretrovirale nell’infezione da virus HIV
Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...
Pitavastatina per prevenire le malattie cardiovascolari nell'infezione da virus HIV
Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...
Rischio di trasmissione sessuale del virus HIV in individui con viremia da HIV di basso livello
Il rischio di trasmissione sessuale di HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) da individui con viremia HIV bassa che ricevono...
Studio ALLELE: Tabelecleucel nei destinatari di trapianto di organi solidi o di cellule emopoietiche allogeniche con malattia linfoproliferativa post-trapianto indotta da virus di Epstein-Barr dopo fallimento di Rituximab o di Rituximab più chemioter
Tabelecleucel è un'immunoterapia a cellule T specifica per il virus di Epstein-Barr ( EBV ) allogenico, studiata nei pazienti con...
Prevymis a base di Letermovir per la prevenzione della malattia causata da citomegalovirus negli adulti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o a trapianto di rene
Prevymis, il cui principio attivo è Letermovir, è un medicinale antivirale utilizzato per la prevenzione della malattia causata da citomegalovirus...
I megacariociti circolanti contenenti il virus SARS-CoV-2 sono associati a grave infezione virale nella malattia COVID-19
Diverse linee di evidenza indipendenti hanno indicato che i megacariociti sono disfunzionali nella forma grave di COVID-19. Sono stati caratterizzati...
Letermovir versus Valganciclovir per la profilassi del citomegalovirus nei destinatari di trapianto di rene ad alto rischio
Valganciclovir ( Valcyte ) per 200 giorni è la cura standard per la profilassi del citomegalovirus ( CMV ) nei...