Fu Jenner il primo ad immunizzare contro il vaiolo umano inoculando il virus del vaiolo bovino


Fu Edward Jenner ( 1749-1823), un medico della Contea del Gloucester in Gran Bretagna, ad immunizzare le persone contro il vaiolo, una malattia che non solo provocava la morte degli infettati, ma che provocava nei sopravvissuti cicatrici che sfiguravano i volti. Jenner fu colpito dal fatto che le mungitrici, che venivano in contatto con le mucche colpite dal virus del vaiolo bovino, contraevano una forma blanda di vaiolo e rimanevano immuni contro il vaiolo umano. In dissenso con celebri medici londinesi egli decise di fare un esperimento. Ad un bambino di 8 anni inoculò attraverso due piccole incisioni nel braccio il siero ricavato da una pustola di una mungitrice. Dopo due mesi Jenner infettò il bambino con siero di pustola di una persona affetta da vaiolo umano, ed il bambino non si ammalò. Il termine vaccinazione fu coniato da Edward Jenner , derivava dal latino vacca ( mucca) ed indicava solamente la vaccinazione contro il vaiolo. Fu Pasteur successivamente ad estendere l’uso di vaccinazione a tutte le immunizzazioni.

Il vaiolo è causato nell’uomo dal virus variola. Il periodo di incubazione dopo esposizione è di circa 12 giorni ( range : 7-17 giorni). I sintomi iniziali comprendono: febbre molto alta, senso di stanchezza, cefalea, e dolore alla schiena.
Un caratteristico rash, principalmente sulla faccia, sulle braccia, e sulle gambe , compare dopo 2-3 giorni.
Le lesioni si riempiono resto di pus e nella seconda settimana si crea una crosta, che dopo 3-4 settimane cade.
La morte avviene nel 30% delle persone infettate.
Il vaiolo è trasmesso da una persona ad un’’altra mediante emissione di goccioline di saliva, tramite contatto faccia a faccia. Il contagio è maggiore nella prima settimana della malattia, quando la saliva presenta un’alta concentrazione del virus variola. Un certo rischio di trasmissione permane fino alla caduta delle croste.
Il vaccino contro il vaiolo è conmposto da vaccinia, il virus del vaiolo bovino.


C arlo Franzini

Xagena2001



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