Impiego del test del DNA del papillomavirus umano come complemento al Pap test nello screening del tumore del collo dell’utero
Il test del DNA del papillomavirus ( HPV ) è stato approvato dall’FDA ( Food and Drug Administration ) come complemento all’esame citologico ( Pap test ) per lo screening del carcinoma cervicale.
Per fornire una guida ai medici e ai pazienti sull’utilizzo del test , è stato organizzato dal National Cancer Institute, dall’American Society of Colposcopy and Cervical Pathology e dall’American Cancer Society , un workshop.
E’ stato raggiunto un “ consensus “ sull’impiego del test del DNA-HPV in aggiunta al Pap test nello screening delle donne di 30 anni o più.
Le donne, che sono risultate negative sia al test del DNA-HPV che all’esame citologico cervicale, potrebbero non necessitare di un controllo prima di 3 anni.
Le donne, che sono risultate negative all’esame citologico, ma positive al test del DNA per tipi di HPV ad alto rischio , presentano un rischio relativamente basso di neoplasia cervicale di alto grado e pertanto la colposcopia potrebbe non essere eseguita in modo routidinario , mentre il test del DNA-HPV ed il Pap test dovrebbero essere eseguiti ogni 6 o 12 mesi.
Solo nel caso in cui i risultati di entrambi i test risultassero positivi , dovrebbe essere eseguita la colposcopia . ( Xagena2004 )
Wright TC Jr et al, Obstet Gynecol 2004;103 :304-309
Gyne2004
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