Infezione da virus della epatite C con prevalenza di genotipo 1a: Sofosbuvir associato a Ribavirina


Un regime a base di due farmaci per os ha mostrato di essere promettente nel trattamento dell’infezione da virus dell’epatite C ( HCV ).

La combinazione di Ribavirina ( dosaggio aggiustato in base al peso corporeo ) e di Sofosbuvir ( GS-7977 ), un inibitore nucleotidico della polimerasi NS5B, ha prodotto una riduzione dei livelli di HCV a valori non-rilevabili in quasi tre quarti dei pazienti.

Sono stati riportati i dati di uno studio della durata di 24 settimane, a due bracci, con 50 pazienti, che ha messo a confronto Sofosbuvir associato a Ribavirina a dosaggio pieno ( 1 g e 1.2 g ) con Sofosbuvir in combinazione con una dose di 600 mg di Ribavirina.

La popolazione considerata era di difficile trattamento: la maggior parte dei pazienti era afro-americana ( 82% ), presentava genotipo 1a ( 72% ), e aveva varianti sfavorevoli del gene IL28B ( 84% ). Molti avevano fibrosi in fase avanzata ( 26% ).

L'endpoint primario era rappresentato dalla percentuale di pazienti con virus non-rilevabile dopo 12 settimane dalla fine della terapia ( SVR12 ).

Sono stati presentati i risultati della risposta virale sostenuta a 4 settimane ( SVR4 ).

La proporzione di pazienti che ha raggiunto risposta SVR4 è stata del 72% nel braccio a dosaggio pieno e del 56% nel braccio basso dosaggio.

I due regimi sono stati ben tollerati, senza eventi avversi di grado 4, e solo 2 eventi di grado 3 ( 1 caso di nausea e 1 di iperbilirubinemia ).
E’ stato osservato un aumento del tasso di bassi livelli di emoglobina nel regime con Ribavirina a dosaggio pieno. ( Xagena2012 )

Fonte: American Association for the Study of Liver Diseases ( AASLD ) Meeting, 2012



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