La presenza di un'infezione genitale da Papillomavirus è negativamente associata all'esito della fecondazione in vitro
Il Virus dei Papillomi Umani ( HPV ) è il più comune agente eziologico delle infezioni virali del tratto genitale femminile. Come è noto, tale virus appartiene ad un'ampia famiglia con numerosi sottotipi, alcuni associati ad un maggior rischio oncologico, ovvero di evoluzione a carcinoma del collo dell'utero. Tuttavia, l'influenza che può esercitare un'infezione da HPV sulla fertilità non è ancora stata ben definita.
Alcuni Ricercatori di New York hanno allora valutato la relazione tra un'infezione da HPV a livello del collo dell'utero e gli esiti della fecondazione in vitro.
A tal fine sono stati raccolti i tamponi cervicali di 84 pazienti che si sarebbero poi sottoposte ad una fecondazione in vitro; tale esame è stato eseguito, per ciascuna paziente, prima del prelievo degli ovociti ed ogni campione è stato analizzato per la presenza dei diversi sottotipi di virus HPV.
Quando poi i Ricercatori hanno potuto disporre dei risultati delle diverse fecondazioni in vitro, li hanno confrontati con quelli dei test per l’HPV.
L'impianto dell'embrione è stato definito come la presenza del battito cardiaco embrionale.
Delle 84 pazienti testate per HPV, 13 sono risultate positive ( 15.5% ): 7 di loro presentavano un'infezione definita "ad alto rischio", secondo quanto sopra esposto, 1 a basso rischio, le rimanenti 5 pazienti presentavano una combinazione di sottotipi virali a basso e ad alto rischio.
Gli Autori non hanno rivelato alcuna differenza di età, numero di ovociti, percentuale di fecondazione e numero di embrioni trasferiti tra i due gruppi, ovvero quello di pazienti positive per HPV e quello di pazienti negative.
Al contrario il tasso di gravidanza e di impianto si sono rivelati essere negativamente associati alla presenza di HPV.
La conclusione di questi Ricercatori è stata che, tra le 13 pazienti ( 15.5% ) positive per HPV, che si sono sottoposte a fecondazione in vitro, gli esiti di quest'ultima si sono rivelati essere molto inferiori rispetto alle pa zienti non portatrici di tale infezione.
Sono in corso ulteriori studi su altre pazienti per confermare questo dato e per chiarire la fisiopatologia di tale fenomeno. ( Xagena2004 )
Spandorfer SD et al , Fertil Steril, 2003 ; 80, suppl. 3, S11
Gyne2004
Indietro
Altri articoli
Trattamento diretto all'ipossia del carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano
La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Terapia antivirale ed esiti a 10 anni nel carcinoma epatocellulare resecato correlato al virus dell'epatite B e delll'epatite C
Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale in gravidanza
Il virus respiratorio sinciziale ( VRS ) è un virus a RNA che infetta l’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi...
Conservazione del sito di legame di Nirsevimab nella glicoproteina di fusione del virus respiratorio sinciziale in tutto il mondo tra il 1956 e il 2021
Nirsevimab ( Beyfortus ) è un anticorpo monoclonale con emivita estesa contro la proteina di fusione del virus respiratorio sinciziale...
Arexvy, vaccino per proteggere dalla malattia del tratto respiratorio inferiore causata dal virus respiratorio sinciziale
Arexvy è un vaccino per adulti di età pari o superiore a 60 anni in grado di proteggere dalla malattia...
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Benefici a lungo termine dall’inizio precoce della terapia antiretrovirale nell’infezione da virus HIV
Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...
Pitavastatina per prevenire le malattie cardiovascolari nell'infezione da virus HIV
Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...