Manifestazioni neurologiche nei pazienti ospedalizzati con malattia da coronavirus 2019 a Wuhan, Cina


L'epidemia di coronavirus 2019 ( COVID-19 ) a Wuhan, in Cina, è grave e ha il potenziale per diventare un'epidemia in tutto il mondo.
Diversi studi hanno descritto manifestazioni cliniche tipiche tra cui febbre, tosse, diarrea e affaticamento.
Tuttavia, per le attuali conoscenze, non è stato segnalato che i pazienti con COVID-19 abbiano manifestazioni neurologiche.

Sono state studiate le manifestazioni neurologiche dei pazienti con COVID-19 in una serie di casi osservativi retrospettivi. I dati sono stati raccolti dal 16 gennaio 2020 al 19 febbraio 2020 presso 3 Centri di assistenza speciale designati per COVID-19 dell'Union Hospital of Huazhong University of Science and Technology a Wuhan, Cina.
ù Lo studio ha incluso 214 pazienti ricoverati consecutivamente con diagnosi confermata in laboratorio di sindrome respiratoria acuta grave da infezione da coronavirus 2 ( SARS-CoV-2 ).

I dati clinici sono stati estratti dalle cartelle cliniche e i dati di tutti i sintomi neurologici sono stati controllati da due neurologi.
Le manifestazioni neurologiche rientravano in 3 categorie: manifestazioni del sistema nervoso centrale ( vertigini, cefalea, alterazione della coscienza, malattia cerebrovascolare acuta, atassia e convulsioni ), manifestazioni del sistema nervoso periferico ( alterazione del gusto, alterazione dell'olfatto, disturbi della vista e dolore ai nervi ) e manifestazioni di lesioni della muscolatura scheletrica.

Su 214 pazienti ( età media 52.7 anni; 87 uomini, 40.7% ) con COVID-19, 126 ( 58.9% ) avevano un'infezione non-grave e 88 ( 41.1% ) avevano un'infezione grave in base al loro stato respiratorio.
Complessivamente, 78 pazienti ( 36.4% ) avevano manifestazioni neurologiche.

Rispetto ai pazienti con infezione non-grave, i pazienti con infezione grave erano più anziani, avevano più disturbi di base, in particolare ipertensione, e mostravano meno sintomi tipici di COVID-19, come febbre e tosse.

I pazienti con infezione più grave presentavano manifestazioni neurologiche, come malattie cerebrovascolari acute ( 5, 5.7%, vs 1, 0.8% ), alterazione della coscienza ( 13, 14.8%, vs 3, 2.4% ) e lesioni muscolari scheletriche ( 17, 19.3%, vs 6, 4.8% ).

I pazienti con COVID-19 presentano comunemente manifestazioni neurologiche.
Durante il periodo epidemico di COVID-19, quando i medici vedono pazienti con manifestazioni neurologiche devono sospettare una infezione da virus SARS-CoV-2 come diagnosi differenziale per evitare diagnosi ritardate o diagnosi errate e perdere la possibilità di trattare e prevenire un'ulteriore trasmissione. ( Xagena2020 )

Mao L et al, JAMA Neurol 2020; 77: 683-690

Neuro2020 Inf2020



Indietro

Altri articoli

La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...



Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...


L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...


Il virus respiratorio sinciziale ( VRS ) è un virus a RNA che infetta l’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi...


Nirsevimab ( Beyfortus ) è un anticorpo monoclonale con emivita estesa contro la proteina di fusione del virus respiratorio sinciziale...


Arexvy è un vaccino per adulti di età pari o superiore a 60 anni in grado di proteggere dalla malattia...



Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...


Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...