Meccanismi molecolari della resistenza del virus influenzale agli inibitori della neuraminidasi
Studi in vitro hanno dimostrato che sia la neuraminidasi che l’emoagglutinina influenzano la sensibilità del virus agli inibitori della neuraminidasi.
La resistenza al farmaco dovuta a cambiamenti nella neuraminidasi potrebbe essere monitorata mediante saggi di inibizione della neuraminidasi stessa.
I virus resistenti al Zanamivir presentano sostituzioni a livello dei residui aminoacidici 119 e 292 della neuraminidasi, i virus resistenti all’Oseltamivir ai residui 274 e 292, i virus resistenti al Peramivir al 292.
L’efficienza di legame dell’emoagglutinina e, quindi, la sua sensibilità agli inibitori della neuraminidasi, è influenzata dagli aminoacidi che costituiscono il sito di legame per il recettore dell’emoagglutinina, dalla posizione e dal numero di catene oligosaccaridiche e dalla struttura dei recettori cellulari contenenti acido neuraminico.
La mancanza di saggi appropriati basati sulla coltura cellulare impedisce di determinare la sensibilità del virus negli esseri umani.
Le sostituzioni aminoacidiche a livello della neuraminidasi, prodotte dagli inibitori della neuraminidasi, non sono comuni negli uomini in trattamento con questi farmaci.
Tuttavia, un sistema immunitario compromesso potrebbe favorire lo sviluppo di resistenza al farmaco.
In vivo, i mutanti resistenti allo Zanamivir presentano una sostituzione al residuo 152, i mutanti resistenti all’Oseltamivir ai residui 119, 198, 274 e 292.
Le sostituzioni all’interno della neuraminidasi sono state spesso accompagnate da un’alterazione dell’infettività del virus e della sua virulenza nei modelli animali.( Xagena2004 )
Gubareva L V, Virus Res 2004; 103: 199-203
Inf2004 Farma2004
Indietro
Altri articoli
Trattamento diretto all'ipossia del carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano
La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Terapia antivirale ed esiti a 10 anni nel carcinoma epatocellulare resecato correlato al virus dell'epatite B e delll'epatite C
Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale in gravidanza
Il virus respiratorio sinciziale ( VRS ) è un virus a RNA che infetta l’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi...
Conservazione del sito di legame di Nirsevimab nella glicoproteina di fusione del virus respiratorio sinciziale in tutto il mondo tra il 1956 e il 2021
Nirsevimab ( Beyfortus ) è un anticorpo monoclonale con emivita estesa contro la proteina di fusione del virus respiratorio sinciziale...
Arexvy, vaccino per proteggere dalla malattia del tratto respiratorio inferiore causata dal virus respiratorio sinciziale
Arexvy è un vaccino per adulti di età pari o superiore a 60 anni in grado di proteggere dalla malattia...
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Benefici a lungo termine dall’inizio precoce della terapia antiretrovirale nell’infezione da virus HIV
Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...
Pitavastatina per prevenire le malattie cardiovascolari nell'infezione da virus HIV
Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...