Palivizumab nella prevenzione delle infezioni da virus respiratorio sinciziale


L’infezione da virus respiratorio sinciziale colpisce bambini al di sotto dei due anni. La prevenzione con l’anticorpo monoclonale Palivizumab può risultare utile nei soggetti ad alto rischio.

Il virus respiratorio sinciziale ( RSV) è la più comune causa di infezione del tratto respiratorio nei bambini di età inferiore ai 2 anni.
Il virus è facilmente trasmissibile e circa lo 0,5-3,2% dei bambini infettati necessita di ricovero ospedaliero.
L’infezione da RSV può dar luogo a diverse affezioni polmonari, tra cui polmonite , bronchiolite e tracheobronchite.
La malattia inizia con rinorrea, febbricola. La guarigione si presenta di norma entro 1-2 settimane. Nelle forme più gravi insorgono tachipnea e dispnea. La malattia può essere anche mortale.
Negli Stati Uniti ogni anno ci sono 90.000 ricoveri con 4.500 morti.
L’infezione da RSV si sviluppa attraverso uno stretto contatto con le persone infette ed il veicolo sono le secrezioni polmonari diffuse dalla tosse e dagli starnuti.
Il picco dell’infezione si ha tra novembre e marzo.

La diagnosi può essere fatta mediante isolamento del virus, individuazione degli anticorpi virali ed individuazione dell’RNA virale.
La maggior parte dei laboratori utilizza il test di ricerca degli antigeni virali.

Il trattamento dell’infezione acuta da RSV è sintomatico. Nelle forme gravi può essere somministrato ossigeno e farmaci broncodilatatori.
Nei pazienti ospedalizzati viene di norma somministrata per aerosol la Ribavirina.

Non esiste un vaccino anti-RSV preventivo dell’infezione.

Nei soggetti ad alto rischio è utile prevenire la malattia mediante assunzione di un anticorpo monoclonale umanizzato anti-RSV, il Palivizumab.
Nello studio IMpact-RSV ( Pediatrics 1998; 102: 531-537) la somministrazione di Palivizumab nei pazienti colpiti dal virus respiratorio sinciziale ha permesso di ridurre del 55% l’ospedalizzazione. Il Palivizumab viene somministrato al dosaggio di 15 mg/kg per via intramuscolare, ciascun mese per 5 mesi.
Il Palivizumab è controindicato nei bambini con cardiopatia congenita.


Carlo Franzini


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