Riattivazione del virus dell'epatite C in pazienti sottoposti a trattamento antitumorale
In studi retrospettivi è stata segnalata la riattivazione del virus dell'epatite C ( HCV ) in pazienti che ricevevano un trattamento antitumorale.
L'obiettivo di uno studio è stato quello di determinare in modo prospettico l'incidenza, i predittori e il significato clinico della riattivazione del virus HCV durante il trattamento del tumore.
Sono stati studiati pazienti con infezione da HCV sottoposti a trattamento antitumorale tra il 2012 e il 2016.
La riattivazione è stata definita come un aumento di HCV-RNA maggiore o uguale a 1 log10 UI/ml rispetto al basale, ed esacerbazione dell’epatite manifestatasi come aumento della alanina aminotransferasi ( ALT ) 3 o più volte il limite superiore della norma.
Sono stati studiati 100 pazienti, 50 con neoplasie ematologiche e 50 con tumori solidi.
La riattivazione si è verificata in 23 pazienti ( 23% ), compresi 18 pazienti ( 36% ) con neoplasie ematologiche e 5 pazienti ( 10% ) con tumori solidi.
Nell'analisi univariata, i pazienti con riattivazione hanno avuto più probabilità rispetto a quelli senza riattivazione di avere linfopenia prolungata ( mediana, 95 vs 22 giorni; P=0.01 ) e di aver ricevuto Rituximab ( 44% vs 9%; P minore di 0.0001 ), Bendamustina ( 22% vs 0%; P minore di 0.001 ), steroidi ad alto dosaggio ( 57% vs 21%; P=0.001 ), o analoghi purinici ( 22% vs 5%; P=0.02 ).
Rituximab ( odds ratio, OR=9.52; P=0.001 ) e gli steroidi ad alto dosaggio ( OR=5.05; P=0.01 ) hanno mantenuto il significato nell'analisi multivariata.
Su 23 pazienti con riattivazione, 10 ( 43% ) hanno manifestato esacerbazione dell'epatite.
Nessun paziente con riattivazione ha sperimentato insufficienza epatica o è deceduto per morte correlata al fegato entro 36 settimane dall'inizio del trattamento antitumorale.
14 pazienti con riacutizzazione dell'epatite, 6 dei quali hanno manifestato riattivazione, hanno richiesto l'interruzione o la riduzione della dose del trattamento antitumorale.
In conclusione, la riattivazione dell'HCV si è verificata nel 23% dei pazienti con infezione da HCV sottoposti a trattamento antitumorale e la maggior parte ha avuto un decorso clinico non-significativo.
Tuttavia, la riattivazione può influenzare il piano di trattamento antitumorale.
I risultati hanno indicato che l'infezione da HCV non dovrebbe controindicare la terapia antitumorale e che i pazienti infetti dovrebbero avere accesso a più trattamenti contro il cancro con un attento monitoraggio mentre ricevono regimi associati alla riattivazione dell'HCV. ( Xagena2018 )
Torres HA et al, Hepatology 2018; 67: 36-47
Inf2018 Gastro2018 Onco2018
Indietro
Altri articoli
Trattamento diretto all'ipossia del carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano
La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Terapia antivirale ed esiti a 10 anni nel carcinoma epatocellulare resecato correlato al virus dell'epatite B e delll'epatite C
Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale in gravidanza
Il virus respiratorio sinciziale ( VRS ) è un virus a RNA che infetta l’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi...
Conservazione del sito di legame di Nirsevimab nella glicoproteina di fusione del virus respiratorio sinciziale in tutto il mondo tra il 1956 e il 2021
Nirsevimab ( Beyfortus ) è un anticorpo monoclonale con emivita estesa contro la proteina di fusione del virus respiratorio sinciziale...
Arexvy, vaccino per proteggere dalla malattia del tratto respiratorio inferiore causata dal virus respiratorio sinciziale
Arexvy è un vaccino per adulti di età pari o superiore a 60 anni in grado di proteggere dalla malattia...
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Benefici a lungo termine dall’inizio precoce della terapia antiretrovirale nell’infezione da virus HIV
Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...
Pitavastatina per prevenire le malattie cardiovascolari nell'infezione da virus HIV
Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...