Sicurezza ed efficacia dell’Adefovir Dipivoxil nei pazienti co-infettati con il virus HIV-1 e con il virus dell’epatite B
Dopo 1 anno di terapia con Lamivudina per l’infezione da virus dell’epatite B (HBV, hepatitis B virus) l’incidenza di resistenza alla Lamivudina è del 15-32% nei pazienti infettati con o senza co-infezione con HIV-1.
Adefovir Dipivoxil è attivo sia in vitro che in vivo contro l’HBV resistente alla Lamivudina, oltre che nei confronti dell’HBV wild-type.
I Ricercatori del Service d’Hepato-Gastroenterologie del Groupe Hospitalier Pitie-Salpetriere. Di Parigi (Francia) hanno valutato la sicurezza e l’efficacia di un dosaggio die di Adefovir Dipivoxil in 35 pazienti co-infettati con HIV-1 / HBV e che stavano ricevendo la terapia con Lamivudina (150 mg 2 volte die) come parte del regime terapeutico antiretrovirale.
Ai pazienti è stato somministrato Adefovir Dipivoxil (10 mg/die) per 48 settimane, oltre alla terapia anti-HIV-1, tra cui la Lamivudina.
I pazienti sono stati valutati ogni 4 settimane.
Quattro pazienti hanno sospeso il trattamento, due a causa di effetti indesiderati.
La riduzione media delle concentrazioni sieriche di DNA di HBV sono risultate alla 24^ settimana 2log 3.40 copie/ml, da un basale di log 8.64 copie/ml, e a 2log 4.02 alla 48^ settimana.
Adefovir Dipivoxil è risultato generalmente ben tollerato, ma è risultato associato ad un transitorio aumento delle concentrazioni sieriche di alanin-aminotransferasi in 15 pazienti.
Benhamou Y et al, Lancet 2001; 358: 718-723
Xagena 2001
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