Trattamento del adenovirus dopo trapianto di cellule staminali emopoietiche


Le infezioni da adenovirus sono molto comuni nella popolazione generale pediatrica.

La clearance ritardata nei soggetti giovani rappresenta una minaccia per i pazienti immunocompromessi dopo il trapianto di cellule staminali emopoietiche, con possibile riattivazione del virus e conseguente malattia sistemica che pone in pericolo di vita.

Anche se una cura definitiva richiede un'adeguata ricostituzione immunitaria, due approcci sembrano essere applicabili ed efficaci per migliorare gli esiti di infezioni da adenovirus.

Un monitoraggio stretto con PCR quantitativa per adenovirus seguita da un trattamento preventivo con basse dosi ( 1 mg/kg ) di Cidofovir ( Vistide ) 3 volte alla settimana, è efficace nella maggior parte dei casi per superare il periodo di grave immunocompromissione poco dopo il trapianto di cellule staminali emopoietiche, con tassi di tossicità accettabili.

Per i Centri che ne hanno accesso, le cellule T citotossiche adenovirus-specifiche possono essere un'altra importante pietra angolare nella terapia anti-adenovirus, i cui risultati sono stati finora promettenti.

I metodi per stimolare positivamente la ricostituzione del sistema immunitario dopo il trapianto di cellule staminali emopoietiche e l'ottimizzazione di nuove immunoterapie e di quelle attualmente disponibili renderanno il trapianto di cellule staminali emopoietiche più sicuro contro la minaccia di infezione / riattivazione di adenovirus e delle malattie associate. ( Xagena2010 )

Lindemans CA et al, Blood 2010; 116: 5476-5485


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