Sopravvivenza globale nei pazienti con melanoma avanzato che hanno ricevuto Nivolumab rispetto alla chemioterapia scelta dal ricercatore: studio CheckMate 037


Fino a poco tempo fa esistevano opzioni limitate per i pazienti con melanoma avanzato che presentavano progressione della malattia durante il trattamento con Ipilimumab ( Yervoy ).
E' stato qui riportato l'endpoint coprimario di sopravvivenza globale ( OS ) di CheckMate 037, che ha dimostrato in precedenza che Nivolumab ( Opdivo ) porta più pazienti a raggiungere una risposta obiettiva rispetto ai regimi chemioterapici nei pazienti refrattari a Ipilimumab con melanoma avanzato.

I pazienti sono stati stratificati per espressione del ligando 1 di morte cellulare programmata (PD-L1 ), stato BRAF e migliore precedente risposta alla terapia per antigene 4 associato ai linfociti T citotossici ( CTLA-4 ), quindi sono stati assegnati in modo casuale a Nivolumab 3 mg/kg per via endovenosa ogni 2 settimane o chemioterapia a scelta dello sperimentatore ( ICC; Dacarbazina 1.000 mg/m2 ogni 3 settimane o area sotto la curva di Carboplatino 6 più Paclitaxel 175 mg/m2 ogni 3 settimane ).
I pazienti sono stati trattati fino a progressione o tossicità inaccettabile, con follow-up di circa 2 anni.

Sono stati assegnati in modo casuale 272 pazienti a Nivolumab ( 99% trattati ) e 133 a chemioterapia a scelta dello sperimentatore ( 77% trattati ).

Più pazienti trattati con Nivolumab hanno presentato metastasi cerebrali ( 20% vs 14% ) e aumento dei livelli di lattato deidrogenasi ( 52% vs 38% ) al basale; il 41% dei pazienti trattati con chemioterapia a scelta dello sperimentatore rispetto all'11% dei pazienti trattati con Nivolumab ha ricevuto immunoterapici anti-PD-1 dopo la terapia assegnata in modo casuale.

La sopravvivenza globale mediana è stata di 16 mesi per Nivolumab rispetto a 14 mesi per chemioterapia a scelta dello sperimentatore ( hazard ratio, HR=0.95 ); la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata pari a 3.1 mesi versus 3.7 mesi, rispettivamente ( HR=1.0 ).

Il tasso di risposta globale ( 27% vs 10% ) e la durata mediana della risposta ( 32 mesi vs 13 mesi ) sono stati notevolmente più alti per Nivolumab rispetto a chemioterapia a scelta dello sperimentatore.

Sono stati osservati meno eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 e 4 nei pazienti trattati con Nivolumab ( 14% vs 34% ).

In conclusione, Nivolumab ha dimostrato risposte più elevate e più durature ma nessuna differenza di sopravvivenza rispetto a chemioterapia a scelta dello sperimentatore.
La sopravvivenza globale deve essere interpretata con cautela poiché è probabile che sia stata influenzata da un aumento del tasso di abbandono prima del trattamento, che ha portato alla terapia crossover nel gruppo chemioterapia a scelta dello sperimentatore, e da una aumentata percentuale di pazienti nel gruppo Nivolumab con fattori prognostici sfavorevoli. ( Xagena2018 )

Larkin J et al, J Clin Oncol 2018; 36: 383-390

Onco2018 Dermo2018 Farma2018


Indietro

Altri articoli

Adagrasib ( MRTX849 ) è un inibitore covalente di KRAS G12C orale, altamente selettivo, a piccole molecole. Sono stati riportati...


Le fusioni NTRK1, NTRK2 e NTRK3 sono presenti in una moltitudine di tumori maligni in diverse istologie. Queste fusioni rappresentano il...


Il mesotelioma pleurico maligno è un tumore aggressivo altamente vascolarizzato. Ha prognosi infausta e poche opzioni di trattamento dopo il fallimento...


Nel corso dell’American College of Cardiology ( ACC ) Meeting è stato presentato uno studio che ha dimostrato i benefici...


Le lineeguida dell’American Association for the Study of Liver Diseases ( AASLD ) e dell’Infectious Diseases Society of America (...


L’Acido Acetilsalicilico a basso dosaggio ( ASA a bassa dose; Aspirina a basso dosaggio ) è un caposaldo per...


Sono tre i farmaci della Ricerca e Sviluppo di Bayer prossimi all’introduzione sul mercato, e comprendono VEGF Trap-Eye, Alpharadin e...


Avioq HTLV-I/II Microelisa System, un test finalizzato all'individuazione di anticorpi verso virus nei donatori di sangue e di componenti del...


Don Poldermans, un noto ricercatore in medicina cardiovascolare in Olanda, è stato licenziato per cattiva condotta scientifica da parte del...