Anticoagulanti orali; confronto tra raccomandazioni d’uso e i punteggi CHADS2 e CHA2DS2-Vasc nei pazienti con fibrillazione atriale da sottoporre ad ablazione
La fibrillazione atriale è associata a un'alta incidenza di ictus / tromboembolismo. CHADS2 assegna punti alle diverse variabili cliniche per identificare il rischio di ictus. Il punteggio CHA2DS2-VASC utilizza le stesse variabili, ma incorpora anche l’età compresa tra 65 e 74 anni, il genere femminile, e la malattia vascolare nel tentativo di fornire una più preciso valutazione del rischio di ictus / tromboembolismo.
Ricercatori hanno esaminato le raccomandazioni per la terapia anticoagulante orale in una coorte di pazienti da sottoporre ad ablazione della fibrillazione atriale a seconda che il rischio trombo-embolico fosse determinato dal punteggio CHADS2 o CHA2DS2-VASC.
Lo studio ha riguardato 1.411 pazienti. Sono state messe a confronto le raccomandazioni per l’impiego degli anticoagulanti orali per ciascuno di questi schemi di stratificazione del rischio secondo tre strategie di terapia anticoagulante: ( i) no all’uso degli anticoagulanti orali, ( ii ) considerare l’uso degli anticoagulanti orali, e ( iii ) instaurare terapia con anticoagulanti orali.
Rispetto al punteggio CHADS2, il punteggio CHA2DS2-VASC ha ridotto il non-uso degli anticoagulanti orali dal 40.3 al 21.8% e l’opzione considerare l’uso degli anticoagulanti orali dal 36.6 al 27.9%, aumentando l’opzione trattamento con gli anticoagulanti orali dal 23.0 al 50.2% dei pazienti.
L’età 65-74 anni e il genere femminile hanno rappresentato il 95.2%, mentre la malattia vascolare solo il 4.8%, delle raccomandazioni per un più aggressivo approccio anticoagulante, secondo la scala CHA2DS2-VASC.
La malattia vascolare si è verificata, soprattutto, tra i pazienti con punteggi CHADS2 più elevati, a cui era già stato consigliato di assumere la terapia anticoagulante ( P inferiore a 0.0001 ).
La riclassificazione di 30 donne di età inferiore a 65 anni con un punteggio CHA2DS2-VASC di 1 al gruppo non-terapia con gli anticoagulanti orali ha avuto un minimo effetto sulle raccomandazioni generali.
In conclusione, rispetto al punteggio CHADS2, nella popolazione esaminata, da sottoporre ad ablazione della fibrillazione atriale, il punteggio CHA2DS2-VASC ha aumentato in modo considerevole il numero dei pazienti con fibrillazione atriale per i quali viene raccomandata la terapia con anticoagulanti orali.
Sarà importante determinare, mediante studi randomizzati, se il maggiore utilizzo degli anticoagulanti orali, grazie alla scala CHA2DS2-VASC, permetta di migliorare l'esito di questi pazienti. ( Xagena2014 )
Winkle RA et al, Europace 2014; 16: 195-201
Cardio2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Sviluppo e validazione del punteggio DOAC, un nuovo strumento di previsione del rischio di sanguinamento per i pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con anticoagulanti orali ad azione diretta
Gli attuali strumenti di decisione clinica per valutare il rischio di sanguinamento nei soggetti con fibrillazione atriale hanno prestazioni limitate...
Anticoagulanti orali diretti rispetto al Warfarin nell'intero spettro della funzione renale: meta-analisi da COMBINE AF
Vi è incertezza sull’uso degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nei pazienti con disfunzione renale. Utilizzando il database COMBINE AF...
Strategie anticoagulanti nei pazienti non-critici con Covid-19
La tromboprofilassi ottimale per i pazienti ospedalizzati con malattia da coronavirus 2019 ( Covid-19 ) è incerta. In uno studio su...
Uso di anticoagulanti orali e occlusione dell'appendice atriale sinistra nello studio LAAOS III
LAAOS III ( Left Atrial Appendage Occlusion Study III ) ha dimostrato che l’occlusione dell’auricola atriale sinistra ( LAA )...
Anticoagulanti orali diretti versus Eparina a basso peso molecolare e tromboembolia venosa ricorrente nei pazienti affetti da tumore
Nei pazienti affetti da cancro che presentano eventi di tromboembolia venosa ( VTE ), viene raccomandata l'anticoagulazione a lungo termine...
Associazione di strategie anticoagulanti alternative ed esiti nei pazienti con ictus ischemico durante l'assunzione di un anticoagulante orale diretto
L'ictus ischemico nonostante la somministrazione di un anticoagulante orale diretto ( DOAC ) è sempre più comune e comporta un...
Confronto dell'efficacia e della sicurezza degli anticoagulanti orali diretti
Negli studi cardine randomizzati controllati per i pazienti con fibrillazione atriale, gli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) hanno mostrato...
Efficacia comparativa e sicurezza degli anticoagulanti orali diretti e di Warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale e malattia epatica cronica
Il profilo beneficio-rischio degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) rispetto al Warfarin e tra gli anticoagulanti orali diretti nei...
Anticoagulanti orali e rischio di demenza nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare
La fibrillazione atriale non-valvolare ( NVAF ) è associata a un aumentato rischio di demenza. Gli anticoagulanti orali ( OAC...
Apixaban potrebbe essere preferito ad altri anticoagulanti DOAC a causa del minor rischio di sanguinamento gastrointestinale
Rispetto ad altri anticoagulanti orali diretti, Apixaban è risultato associato a tassi più bassi di sanguinamento gastrointestinale ma tassi simili...