L’assunzione di antinfiammatori assieme a farmaci anticoagulanti per la fibrillazione atriale aumenta il rischio di sanguinamento


Le persone che assumono farmaci anticoagulanti per la fibrillazione atriale e fanno anche uso di farmaci antinfiammatori ( FANS ), anche per breve periodo ( due settimane ), hanno maggiori probabilità di soffrire di gravi emorragie.

L'irregolarità del battito cardiaco aumenta il rischio di coaguli di sangue e di ictus; alla maggior parte dei pazienti che soffrono di fibrillazione atriale sono prescritti farmaci che fluidificano il sangue, come Warfarin ( Coumadin ), un anticoagulante.

Ricercatori hanno studiato le cartelle cliniche di più di 150.000 persone in Danimarca che avevano avuto diagnosi di fibrillazione atriale per la prima volta tra il 1997 e il 2011.

A più di un terzo dei pazienti con fibrillazione atriale era stato prescritto un FANS negli anni successivi alla diagnosi.

Entro tre mesi dalla prescrizione della terapia con FANS per due settimane in aggiunta al trattamento della fibrillazione atriale, 4 pazienti su 1000 sono andati incontro a grave sanguinamento, contro un tasso di 1.5 gravi eventi di sanguinamento per ogni 1.000 pazienti tra coloro che non avevano assunto antinfiammatori.

I pazienti che avevano assunto i FANS avevano anche maggiore probabilità di sviluppare un coagulo di sangue. ( Xagena2014 )

Fonte: Annals of Internal Medicine, 2014

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