Impatto dei singoli farmaci antiretrovirali sul rischio di infarto miocardico nei pazienti infettati dal virus HIV


Il ruolo dell’esposizione a specifici farmaci antiretrovirali sul rischio di infarto del miocardio in pazienti infettati dal virus HIV ( virus dell’immunodeficienza umano ) è molto discusso in letteratura.

È stato condotto uno studio caso-controllo all’interno del Database ospedaliero francese ( French Hospital Database ) sull’HIV per valutare se fosse possibile confermare l’associazione tra esposizione ad Abacavir ( Ziagen ) e rischio di infarto miocardico e per stimare l’impatto dell’esposizione ad altri inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa ( NRTI ), inibitori proteasici e inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa ( NNRTI ) sul rischio di infarto del miocardio.

I casi ( n=289 ) erano rappresentati dai pazienti che, nel periodo 2000-2006, sono andati incontro a un primo infarto del miocardio registrato in maniera prospettica, definito o probabile.

Per ogni caso sono stati selezionati fino a 5 controlli ( n=884 ), appaiati per età, sesso e Centro clinico tra i pazienti senza storia di infarto miocardico già arruolati nel database al momento della diagnosi di infarto del miocardio nel caso corrispondente.

L’esposizione a breve termine/recente ad Abacavir è risultata associata a un aumento del rischio di infarto del miocardio nel campione generale ( odds ratio [ OR ], 2.01 ), ma non nel sottogruppo di casi e controlli appaiati ( 81% ) che non avevano fatto uso di Cocaina o droghe per via endovenosa ( 1.27 ).

L’esposizione cumulativa a tutti gli inibitori proteasici, ad eccezione di Saquinavir ( Invirase ), è risultata associata a un aumento del rischio di infarto del miocardio significativo per Amprenavir / Fosamprenavir ( Telzir ) con o senza Ritonavir ( OR=1.53 ) e Lopinavir con Ritonavir ( Kaletra ) ( OR=1.33 ), mentre l’esposizione a tutti gli inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa non è risultata associata a rischio di infarto miocardico.

In conclusione, il rischio di infarto del miocardio è aumentato con l’esposizione cumulativa a tutti gli inibitori della proteasi di HIV studiati, ad eccezione di Saquinavir, e in particolare ad Amprenavir / Fosamprenavir con o senza Ritonavir e Lopinavir con Ritonavir, mentre l’associazione con Abacavir non può essere considerata causale. ( Xagena2010 )

Lang S et al, Arch Intern Med 2010; 170: 1228-1238


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