Antibiotici e antisettici per ulcere venose delle gambe


Le ulcere venose delle gambe sono un tipo di ferita cronica che colpisce fino al 1% degli adulti nei Paesi sviluppati in un momento della loro vita.

La maggior parte di queste ferite sono colonizzate da batteri o mostrano segni di infezione clinica e la presenza di infezioni potrebbe ritardare la guarigione delle ferite.

Per prevenire e trattare l’infezione clinica nelle ulcere venose delle gambe si utilizzano essenzialmente due strategie terapeutiche: antibiotici sistemici e antibiotici o antisettici topici.

Una revisione di studi clinici ha cercato di determinare l’effetto di antibiotici sistemici, antibiotici e antisettici topici sulla guarigione delle ulcere venose.

Sono stati identificati 25 studi che hanno riportato i dati di 32 confronti.

Cinque studi hanno valutato antibiotici sistemici; i restanti hanno valutato preparazioni topiche: Cadexomero iodico ( 10 studi ); Povidone-iodio ( 5 studi ); preparazioni a base di Perossido ( 3 studi ); Etacridina lattato ( 1 studio ); Mupirocina ( 1 studio ) e Clorexidina ( 1 studio ).

Per quanto riguarda gli antibiotici sistemici, l’unico confronto risultato statisticamente significativo è stata la differenza tra gruppi in favore dell’antielmintico Levamisolo rispetto al placebo.
Questo studio, in comune con altre valutazioni di antibiotici sistemici, era di piccole dimensioni e di conseguenza l’effetto osservato potrebbe essere legato al caso o a sbilanciamenti al basale nei fattori prognostici.

Per quanto riguarda le preparazioni topiche, alcune osservazioni suggeriscono che Cadexomero iodico genera tassi di guarigione più elevati rispetto alle cure tradizionali.

Uno studio ha mostrato un risultato statisticamente significativo a favore di Cadexomero iodico rispetto alle cure standard ( esclusa la compressione ) nella frequenza di guarigione completa a 6 settimane ( RR=2.29 ).
Il regime di intervento utilizzato è stato intensivo, con cambio giornaliero della medicazione e di conseguenza queste osservazioni potrebbero non essere generalizzabili alla maggior parte dei contesti clinici.

Quando il Cadexomero iodico è stato confrontato con le cure standard con tutti i pazienti trattati con compressione, i tassi di guarigione a 4-6 settimane sono risultati significativamente più elevati per il Cadexomero iodico ( RR=6.72 ).

Esiti di guarigione surrogati come il cambiamento nell’area di superficie dell’ulcera e il tasso di guarigione giornaliero o settimanale ha mostrato risultati favorevoli per Cadexomero iodico, preparazioni a base di Perossido ed Etacridina lattato in alcuni studi.
Tuttavia, questi esiti surrogati potrebbero non essere validi come indicatori di guarigione completa della ferita.

La maggior parte degli studi è risultata di piccole dimensioni e molti hanno mostrato problemi metodologici.

In conclusione, ad oggi non esistono prove a sostegno dell’uso routinario di antibiotici sistemici per promuovere la guarigione delle ulcere venose delle gambe.
Tuttavia, la mancanza di prove attendibili rende impossibile raccomandare l’interruzione di qualsiasi farmaco incluso nella revisione.
In termini di preparazioni topiche, sono disponibili alcune evidenze a sostegno dell’uso di Cadexomero iodico.
Servono però ulteriori studi di buona qualità prima di giungere a conclusioni definitive sull’efficacia di antibiotici sistemici e preparazioni topiche come Povidone-iodio, preparazioni a base di Perossido, Etacridina lattato, Mupirocina e Clorexidina nella guarigione delle ulcere venose delle gambe.
Alla luce della crescente resistenza dei batteri agli antibiotici, le attuali linee guida di prescrizione raccomandano che le preparazioni antibatteriche vengano utilizzate solo nei casi di infezioni cliniche e non per colonizzazioni batteriche. ( Xagena2009 )

O'Meara S et al, Cochrane Database Syst Rev 2010; (1): CD003557.


Inf2009 Farma2009


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