Effetto delle statine sulla tachiaritmia ventricolare, arresto cardiaco e morte cardiaca improvvisa
L'effetto del trattamento con statine sulle complicanze aritmiche ventricolari è incerto. Si è cercato di verificare se le statine riducono il rischio di tachiaritmia ventricolare, arresto cardiaco e morte cardiaca improvvisa.
Attraverso una ricerca nei database sono stati considerati studi randomizzati di confronto con statine e senza statine o tra dose intensiva e dose standard di statine, con più di 100 partecipanti e con un follow-up di almeno 6 mesi.
Nelle analisi principali sono stati inclusi 29 studi di statine versus controlli ( in totale 113.568 partecipanti ).
In questi studi, la terapia con statine non ha ridotto significativamente il rischio di tachiaritmia ventricolare ( odds ratio, OR=1.02, P=0.87 ) o di arresto cardiaco ( OR=1.05, P=0.84 ), ma è risultata associata a una significativa riduzione del 10% di morte cardiaca improvvisa ( OR=0.90, P=0.01 ).
Questo dato è stato registrato a fronte di una riduzione del 22% del rischio di altre morti cardiache non-improvvise ( per lo più da causa aterosclerotica ) ( OR=0.78, P minore di 0.001 ).
I risultati non sono stati materialmente alterati dall'inserimento di 8 studi ( che hanno coinvolto 41.452 partecipanti ) con regimi di dosaggio ad alta intensità vs dosaggio standard.
In conclusione, le statine hanno un modesto effetto benefico sulla morte cardiaca improvvisa. Pertanto, le precedenti indicazioni di un sostanziale effetto protettivo sugli eventi aritmici ventricolari potrebbero non essere sostenute. ( Xagena2012 )
Rahimi K et al, Eur Heart J 2012; 33: 1571-1581
Cardio2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Effetto dell'ablazione transcatetere mediante isolamento della vena polmonare con o senza isolamento della parete atriale posteriore sinistra sulla recidiva di aritmia atriale nella fibrillazione atriale persistente: studio CAPLA
L'isolamento della vena polmonare ( PVI ) da solo è meno efficace nei pazienti con fibrillazione atriale persistente rispetto alla...
Minirin/DDAVP a base di Desmopressina 50mcg/ml spray nasale, soluzione: avvertenze riguardo ai rischi potenziali di aritmia e tossicità riproduttiva derivanti dall’esposizione all’eccipiente Clorbutanolo
L’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ) ha informato gli operatori sanitari riguardo a Minirin/DDAVP 50 mcg/ml spray nasale, soluzione...
Aritmia e morte in seguito a rivascolarizzazione percutanea nella disfunzione ventricolare sinistra ischemica: analisi prespecificate dallo studio REVIVED-BCIS2
L’aritmia ventricolare è un’importante causa di mortalità nei pazienti con disfunzione ischemica del ventricolo sinistro. La rivascolarizzazione con bypass aortocoronarico o...
Morte improvvisa e aritmia cardiaca con Lamotrigina
Un recente avvertimento della FDA ( Food and Drug Administration ) riguardante un potenziale aritmogeno della Lamotrigina ( Lamictal )...
Mortalità tra i pazienti con fibrillazione atriale a esordio precoce e varianti rare nei geni della cardiomiopatia e dell'aritmia
I pazienti con fibrillazione atriale a esordio precoce sono arricchiti con rare varianti nei geni della cardiomiopatia e dell'aritmia. Il...
Effetto dell'ablazione della fibrosi guidata dalla risonanza magnetica rispetto all'ablazione con catetere convenzionale sulla recidiva dell'aritmia atriale nei pazienti con fibrillazione atriale persistente: studio DECAAF II
L'ablazione della fibrillazione atriale persistente rimane una sfida. La fibrosi atriale sinistra svolge un ruolo importante nella fisiopatologia della fibrillazione...
Aumento dell'aritmia cardiaca dopo ipertensione indotta dalla gravidanza
Sebbene l'ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) sia associata a un rischio cardiovascolare elevato, gli studi a lungo termine...
Efficacia e sicurezza del Landiololo, un antagonista beta-1 selettivo a brevissima durata d'azione, per il trattamento della tachiaritmia correlata alla sepsi: studio J-Land 3S
Tachicardia e fibrillazione atriale si verificano frequentemente nei pazienti in trattamento per sepsi o shock settico e hanno una prognosi...
L’esposizione ad antibiotici macrolidi influenza il rischio di morte cardiaca e di aritmia
Una meta-analisi ha mostrato che l'uso di antibiotici macrolidi può essere associato a un leggero aumento del rischio di morte...
Sopravvivenza senza aritmia a lungo termine nei pazienti con grave disfunzione ventricolare sinistra e nessuna tachicardia ventricolare inducible dopo infarto miocardico
Uno studio elettrofisiologico ( EPS ) negativo può delineare un sottogruppo di pazienti con grave compromissione della frazione di eiezione...