Chemioradioterapia ad alte dosi e attesa vigile per cancro del retto distale
La resezione addomino-perineale è il trattamento standard per i pazienti con cancro del retto T2 o T3, distale; tuttavia, la procedura è ampia e mutilante, e strategie di trattamento alternative sono in fase di studio.
Uno studio prospettico osservazionale ha valutato se la radioterapia ad alte dosi con chemioterapia concomitante seguita da osservazione ( attesa vigile ) può avere successo nella gestione non-chirurgica del cancro del retto distale.
I pazienti con adenocarcinoma primario, resecabile, T2 o T3, N0-N1 negli ultimi 6 cm del retto sono stati trattati con chemioradioterapia ( 60 Gy in 30 frazioni per il tumore, 50 Gy in 30 frazioni per volumi linfonodali elettivi, 5 Gy boost di brachiterapia endorettale e Tegafur - Uracile [ UFT ] orale 300 mg/m2 ) tutti i giorni feriali per 6 settimane.
Endoscopie e biopsie del tumore sono state effettuate al basale, nel corso del trattamento ( settimane 2, 4 e 6 ), e 6 settimane dopo la fine del trattamento.
I pazienti con completa regressione clinica del tumore, biopsie del sito del tumore negative, e assenza di metastasi linfonodali o a distanza alla tomografia computerizzata ( CT ) e alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ) 6 settimane dopo il trattamento sono stati assegnati al gruppo di osservazione ( attesa vigile ).
I pazienti sotto osservazione sono stati seguiti con endoscopie e biopsie, con resezione chirurgica per le recidive locali.
L'endpoint primario era la recidiva locale del tumore 1 anno dopo l'assegnazione al gruppo di osservazione.
Tra il 2009 e il 2013 sono stati arruolati 55 pazienti, reclutati da tre Unità chirurgiche in Danimarca e trattati in un Centro oncologico ( Vejle Hospital in Danimarca ).
Dei 51 pazienti eleggibili, 40 hanno avuto risposta clinica completa e sono stati assegnati all'osservazione.
Il follow-up per la recidiva locale nel gruppo di osservazione è stato di 23.9 mesi.
Il tasso di recidiva locale nel gruppo di osservazione a 1 anno è stato del 15.5%.
L’evento avverso acuto di grado 3 più frequente durante il trattamento è stata la diarrea, che ha colpito 4 ( 8% ) dei 51 pazienti.
La funzione dello sfintere nel gruppo di osservazione era eccellente, con 18 ( 72% ) dei 25 pazienti a 1 anno e 11 ( 69% ) dei 16 pazienti a 2 anni senza incontinenza fecale e un punteggio mediano Jorge-Wexner di 0 in tutti i momenti temporali.
La tossicità tardiva più comune è stata il sanguinamento dalla mucosa rettale; il sanguinamento di grado 3 è stato descritto in 2 pazienti ( 7% ) su 30 a 1 anno e 1 paziente ( 6% ) su 17 a 2 anni.
Non ci sono state reazioni avverse serie inattese o decessi correlati al trattamento.
La chemioradioterapia ad alte dosi e l’attesa vigile potrebbero essere un'alternativa sicura alla resezione addomino-perineale per i pazienti con tumore del retto distale. ( Xagena2015 )
Appelt AL et al, Lancet 2015; 16: 919-927
Onco2015 Gastro2915
Indietro
Altri articoli
Chemioradioterapia concomitante seguita da Cisplatino - Gemcitabina adiuvante versus chemioterapia Cisplatino - Fluorouracile per il carcinoma nasofaringeo N2-3
I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...
Docetaxel come radiosensibilizzante nei pazienti con tumore del testa-collo, inadatto alla chemioradioterapia a base di Cisplatino
Vi è una mancanza di letteratura pubblicata sulle opzioni terapeutiche sistemiche nei pazienti non-ammissibili al Cisplatino con carcinoma a cellule...
Chemioradioterapia neoadiuvante adattata al rischio nel tumore del retto: rapporto finale dello studio OCUM
Si è determinato se la chemioradioterapia neoadiuvante ( nCRT ) nei pazienti con tumore del retto possa essere limitata nei...
Chemioterapia adiuvante dopo chemioradioterapia come trattamento primario per il tumore della cervice localmente avanzato rispetto alla sola chemioradioterapia: studio OUTBACK
Il trattamento standard per il tumore della cervice localmente avanzato è la chemioradioterapia, ma molte pazienti recidivano e muoiono a...
Radioterapia a breve termine più chemioterapia versus chemioradioterapia a lungo termine nel tumore del retto localmente avanzato: studio STELLAR
Si è accertato se la radioterapia preoperatoria a breve termine seguita da chemioterapia sia non-inferiore a un Programma standard di...
Esiti di sopravvivenza a 5 anni dallo studio PACIFIC: Durvalumab dopo chemioradioterapia nel tumore al polmone non-a-piccole cellule di stadio III
Lo studio di fase III PACIFIC ha confrontato Durvalumab ( Imfinzi ) con placebo nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole...
Valutazione della riduzione sostanziale della dose e del campo di radioterapia nei pazienti con carcinoma orofaringeo associato al papillomavirus umano trattati con chemioradioterapia definitiva
Diverse strategie di de-escalation per il carcinoma orofaringeo ( OPC ) associato al papillomavirus umano ( HPV ) si sono...
Chemioradioterapia neoadiuvante versus chirurgia iniziale per tumore pancreatico resecabile e resecabile borderline: risultati a lungo termine dello studio PREOPANC
Il beneficio della chemioradioterapia neoadiuvante nel tumore pancreatico resecabile e resecabile borderline rimane controverso. I risultati iniziali dello studio PREOPANC...
Sugemalimab versus placebo dopo chemioradioterapia concomitante o sequenziale in pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in stadio III localmente avanzato, non-resecabile: studio GEMSTONE-301
Una percentuale sostanziale di pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) in stadio III non-resecabile non può...
Effetto della sola radioterapia rispetto alla chemioradioterapia concomitante sulla sopravvivenza senza recidiva della malattia nei pazienti con carcinoma rinofaringeo a basso rischio
La chemioradioterapia concomitante è stata il trattamento standard per il carcinoma nasofaringeo ( NPC ) in stadio II sulla base...