S-1 in pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico refrattario a citochine


Uno studio multicentrico di fase II ha valutato attività e sicurezza di S-1 in pazienti giapponesi con carcinoma a cellule renali metastatico.
Inoltre è stata esaminata la relazione tra risposta e livelli di espressione di mRNA degli enzimi coinvolti nel metabolismo del Fluorouracile ( 5-FU ).

Sono stati coinvolti nello studio pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico sottoposti a nefrectomia e per i quali l’immunoterapia a base di citochine risultava inefficace o controindicata.

S-1 è stato somministrato per via orale alla dose di 80, 100 o 120 mg al giorno, assegnata in base alla superficie corporea, nei giorni da 1 a 28 di un ciclo di 42 giorni.

L’endpoint primario era il tasso di risposta oggettivo.

I livelli di espressione degli mRNA degli enzimi legati al metabolismo del Fluorouracile sono stati misurati con rt-PCR ( reverse-transcriptase polymerase chain reaction ) in campioni ottenuti al momento della nefrectomia, fissati in formalina o inclusi in paraffina.

Sono stati arruolati 45 pazienti: di cui 11 ( 24.4% ) hanno presentato risposte parziali a S-1 e 28 ( 62.2% ) malattia stabile.

La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 9.2 mesi e la gravità della maggior parte degli eventi avversi è risultata da lieve a moderata.

I più comuni eventi avversi di grado 3 o 4 correlati al farmaco sono stati neutropenia ( 8.9% ) e anoressia ( 8.9% ).

I livelli di espressione dell’mRNA di timidilato sintetasi sono risultati significativamente ridotti nei pazienti che hanno risposto al trattamento ( t-test, P=0.048 ) e la sopravvivenza libera da progressione significativamente più lunga in pazienti con livelli di espressione di mRNA di timidilato sintetasi inferiori al valore mediano, rispetto a quelli con livelli più alti ( log-rank test, P=0.006 ).

In conclusione, S-1 è risultato attivo nel carcinoma a cellule renali metastatico refrattario al trattamento con citochine, e la quantificazione dei livelli di mRNA di timidilato sintetasi nei tumori prima del trattamento potrebbe facilitare la predizione della risposta di questo tipo di carcinoma a S-1. ( Xagena2010 )

Naito S et al, J Clin Oncol 2010; 28: 5022-5029


Farma2010 Nefro2010 Onco2010


Indietro

Altri articoli

La linfodeplezione ( LD ) è una componente integrale delle immunoterapie con cellule CAR-T. Sono state confrontate la sicurezza e l'efficacia...


I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...


Si è cercato di chiarire il vantaggio dell'adsorbimento di citochine nei pazienti con COVID-19 supportati dall'ossigenazione extracorporea a membrana venovenosa...


Studi globali randomizzati controllati sull'anticorpo anti-recettore IL-6 Tocilizumab ( RoActemra ) nei pazienti ricoverati in ospedale con COVID-19 hanno mostrato...


Le infezioni da virus SARS-CoV-2 continuano a causare morbilità e mortalità significative. Il blocco dell'interleuchina 1 ( IL-1 ) e...


Dallo studio di fase 1b/2 CARTITUDE è emerso che la sindrome da rilascio di citochine ( CRS ) dopo il...


Uno studio prospettico ha dimostrato che Tocilizumab ( Unione Europea: RoActemra; USA: Actemra ) impiegato come uso profilattico ha dimostrato...


Sono state studiate le concentrazioni circolanti di interleuchina IL-6, IL-8 e IL-10 e il rischio di ictus ischemico incidente nella...


Le terapie cellulari che impiegano la tecnologia CAR-T rappresentano una rivoluzione nella lotta ai tumori ematologi: questa tecnologia consiste nell’ingegnerizzare...


L'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA, contemporaneamente all'approvazione della prima terapia a base di linfociti CAR-T ( Kymriah ) per...