Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
Si è cercato di determinare come vari questo rischio in base alla singola malattia cardiovascolare in un ampio spettro di condizioni.
In uno studio caso-controllo, sono state utilizzate cartelle cliniche elettroniche primarie e secondarie collegate dal Clinical Practice Research Datalink del Regno Unito per mettere insieme una coorte di individui con una prima diagnosi di gotta nel periodo 2000-2017, che avevano un'età pari o inferiore a 80 anni al momento della diagnosi ed erano esenti da malattie cardiovascolari fino a 12 mesi dopo la diagnosi.
La coorte di controllo comprendeva fino a 5 individui di controllo per paziente con gotta, abbinati per età, sesso, stato socioeconomico, regione geografica e periodo dell’anno, selezionati casualmente tra individui privi di gotta in qualsiasi momento prima e durante il periodo di studio.
Le coorti sono state seguite fino a giugno 2019. È stata studiata l'incidenza di 12 malattie cardiovascolari e sono stati utilizzati i modelli dei rischi proporzionali di Cox per esaminare le differenze nelle persone con e senza gotta, in generale e per sottogruppi di sesso, età, stato socioeconomico e anno di inclusione nello studio.
Sono stati ulteriormente aggiustati i modelli per i fattori di rischio cardiovascolare noti ( pressione arteriosa, indice di massa corporea [ BMI ], abitudine al fumo, colesterolo, diabete mellito di tipo 2, malattia renale cronica e storia di ipertensione ).
Sono stati identificati 152.663 individui con gotta ( età media 56.2 anni; 120.324 uomini, 78.8%, e 32.339 donne, 21.2% ) e 709.981 controlli abbinati ( età media 56.5 anni; 561.002 uomini, 79.0%, e 148.979 donne, 21.0% ).
Di questi individui, 31.479 con gotta ( 20.6% ) e 106.520 senza gotta ( 15.0% ) hanno sviluppato malattie cardiovascolari durante un follow-up mediano di 6.5 anni.
I pazienti con gotta hanno mostrato un rischio più elevato di malattie cardiovascolari rispetto ai controlli abbinati ( hazard ratio, HR 1.58 ).
Il rischio eccessivo di malattie cardiovascolari nella gotta è risultato maggiore nelle donne rispetto agli uomini ( donne: HR 1.88; uomini: HR 1.49 ) e, tra tutti i gruppi di età, è risultato più alto negli individui più giovani ( HR nelle persone di età inferiore a 45 anni: 2.22 ).
Un rischio eccessivo è stato osservato in tutte le 12 malattie cardiovascolari studiate. I pazienti con gotta avevano un indice BMI più elevato rispetto ai controlli abbinati ( differenza media 2.90 kg/m2 ) e una maggiore prevalenza di malattia renale cronica, dislipidemia, storia di ipertensione, obesità e diabete di tipo 2.
L'aggiustamento per i fattori di rischio cardiovascolare noti hanno attenuato ma non eliminato l'eccesso di rischio di malattie cardiovascolari correlate alla gotta ( HR aggiustato, aHR 1.31 ).
I pazienti con gotta hanno presentato un rischio eccessivo di sviluppare un’ampia gamma di malattie cardiovascolari che si estendono oltre le malattie aterosclerotiche e comprendono insufficienza cardiaca, aritmie, malattie valvolari e malattie tromboemboliche.
Il rischio in eccesso è stato più alto nelle donne e negli individui più giovani.( Xagena2024 )
Ferguson LD et al, Lancet Rheumatology 2024; 6: 156-167
Reuma2024 Cardio2024
Indietro
Altri articoli
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Bifosfonati nei pazienti trattati con glucocorticoidi affetti da distrofia muscolare di Duchenne
I bifosfonati sono abitualmente utilizzati per trattare l’osteoporosi nei pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne ( DMD ), una...
Efficacia e sicurezza di Elafibranor nella colangite biliare primitiva
La colangite biliare primitiva è una rara malattia epatica colestatica cronica caratterizzata dalla distruzione dei dotti biliari interlobulari, che porta...
Seladelpar nella colangite biliare primitiva
I trattamenti efficaci per i pazienti con colangite biliare primitiva sono limitati. Seladelpar, un agonista del recettore attivato dal proliferatore...
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...