L’epatotossicità dei nuovi anticoagulanti orali è idiosincratica e compare a dosi terapeutiche


Case report e analisi di studi clinici e dei dati di farmacovigilanza hanno indicato che i nuovi anticoagulanti orali ( NOAC ) sono associati a un piccolo rischio di epatotossicità.

L'obiettivo di questa pubblicazione è stato quello di riassumere i dati correnti su questo argomento, con particolare attenzione ai dati di farmacovigilanza presenti nella bancadati Global Individual Case Safety Reports ( ICSR ) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ) e sui potenziali meccanismi di epatotossicità.

I dati hanno mostrato che il danno epatico associato a nuovi anticoagulanti orali è stato riportato negli studi clinici e nei database di farmacovigilanza.

Diversi case report hanno descritto una epatotossicità potenzialmente fatale in pazienti trattati con Rivaroxaban [ Xarelto ] o Dabigatran [ Pradaxa ].

Per Rivaroxaban, la maggior parte dei pazienti colpiti erano sintomatici e il danno epatico era più spesso epatocellulare o misto.
Negli studi clinici la frequenza era compresa tra 0.1 e 1%, e presentava tendenza inferiore rispetto al confronto, per lo più Enoxaparina o Warfarin.

Confrontando le relazioni di farmacovigilanza per i nuovi singoli anticoagulanti orali, sono stati riportati eventi avversi epatici più per Rivaroxaban che per Dabigatran o Apixaban.

Con l'eccezione di Edoxaban, per il quale solo pochi report sono disponibili, insufficienza epatica acuta è stata riportata per ogni nuovo anticoagulante orale, ma la maggior parte dei pazienti stava assumendo in modo concomitante farmaci o presentava co-morbidità.
Finora, non ci sono chiari meccanismi per spiegare l'epatotossicità di questi farmaci.

Gli investigatori hanno concluso che l'epatotossicità sembra essere associata a tutti i nuovi anticoagulanti orali attualmente in commercio.
L’epatotossicità correlata a nuovi anticoagulanti orali è idiosincratica; appare a dosi terapeutiche, è rara e il meccanismo non è correlato all'azione farmacologica di questi farmaci.
I medici devono informare i pazienti sui possibili sintomi di epatotossicità e sospendere l’assunzione di questi farmaci nei pazienti con grave danno epatico. ( Xagena2015 )

Liakoni E et al, Drug Saf 2015; Epub ahead of print

Cardio2015 Gastro2015 Farma2015


Indietro

Altri articoli

Sono stati riportati casi di danno epatico farmaco-indotto con l’uso del Metamizolo. E’ necessario informare i pazienti su come riconoscere...


L'identificazione del sovradosaggio di Paracetamolo ( Acetaminofene; Tachipirina ) è fondamentale, poiché una significativa morbilità e mortalità possono essere prevenute...


Sono state fornite, agli operatori sanitari, importanti informazioni sulla sicurezza che riguardano Pomalidomide ( Imnovid ). Il presente avviso si...


Sono necessari strumenti non-invasivi per il monitoraggio della epatotossicità nei pazienti con psoriasi che ricevono Metotrexato. Uno studio ha valutato...


Ci sono poche informazioni riguardo agli esiti associati all’avvelenamento da Paracetamolo ( noto anche con il nome di Acetaminofene )...


Il Gruppo di coordinamento per il mutuo riconoscimento e le procedure decentrate per uso Umano ( CMDh ) ha approvato...


Grave danno epatico, tra cui insufficienza epatica ad esito fatale, e disfunzione sono stati segnalati in alcuni pazienti trattati con...


Aubagio ( Teriflunomide ) è un farmaco che viene assunto per os; inibisce la funzione delle cellule immunitarie specifiche, implicate...


Esistono dati limitati sul danno epatico farmaco-indotto associato a statine. Sono stati analizzati i rapporti sulle reazioni avverse sospettate di...