Anomalo contenuto di ferro nella materia grigia profonda dei pazienti con sclerosi multipla
E' ben noto che i pazienti con sclerosi multipla tendono ad avere una deposizione anomala di ferro dentro e intorno le placche sclerotiche, nei gangli basali e nel talamo.
Uno studio ha utilizzato tecniche di imaging di suscettibilità ponderata ( SWI ) per quantificare il contenuto di ferro nei pazienti affetti da sclerosi multipla e volontari sani.
Un totale di 52 pazienti con sclerosi multipla sono stati reclutati per valutare i contenuti anomali di ferro nei gangli basali e nelle strutture talamiche; 122 soggetti sani sono stati reclutati per stabilire un livello di base del contenuto di ferro normale nelle strutture profonde della materia grigia.
Ogni struttura è stata suddivisa in 2 regioni: una regione a basso contenuto di ferro e una regione ad alto contenuto di ferro.
Sono state valutate la fase media, la superficie percentuale e la fase totale della regione ad alto contenuto di ferro.
Un fattore di ponderazione è stato anche assegnato a ciascun soggetto in base al livello di contenuto di ferro e alla sua deviazione dal range di normalità.
E’ stata rilevata una netta differenza tra contenuto di ferro in soggetti sani rispetto a pazienti affetti da sclerosi multipla.
Per i soggetti sani il 13% e per i pazienti con sclerosi multipla il 65% ha mostrato un fattore di ponderazione del ferro maggiore di 3 SD dalla media normale ( P inferiore a 0.05 ).
I risultati per i pazienti di età inferiore ai 40 anni sono stati ancora più impressionanti. In questi casi, solo l'1% dei soggetti sani e il 67% dei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente ha mostrato un contenuto di ferro alto in modo anomalo.
In conclusione i fattori di ponderazione del ferro nei gangli basali, nel talamo e nel mesencefalo sembravano essere anormali in circa due terzi dei pazienti con sclerosi multipla come misurato dall’imaging di suscettibilità ponderata. ( Xagena2011 )
Habib CA et al, AJNR 2011; epub ahead of print
Neuro2011
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