Effetto del Ferro isomaltoside sull'energia dei muscoli scheletrici nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica e carenza di ferro: studio FERRIC-HF II
La replezione del Ferro aumenta la capacità di esercizio nell'insufficienza cardiaca cronica, ma mancano dati meccanicistici a spiegare come il Ferro potrebbe aumentare le prestazioni dell'esercizio nonostante minimi cambiamenti nell'emoglobina ( Hb ).
Oltre all'emoblobina, il Ferro è un componente obbligatorio degli enzimi mitocondriali che generano energia cellulare sotto forma di adenosina trifosfato e fosfocreatina ( PCr ).
La spettroscopia di risonanza magnetica dinamica del fosforo è uno strumento non-invasivo che quantifica l'energia muscolare in vivo misurando la cinetica del recupero della fosfocreatina dopo lo sforzo.
È stata esaminata l'ipotesi secondo cui la replezione del Ferro endovenoso nello scompenso cardiaco cronico migliora l'energetica dei muscoli scheletrici, come riflesso di più brevi tempi mediani di recupero di PCr ( PCr t1/2 ) sulla spettroscopia di risonanza magnetica del fosforo.
Sono stati arruolati 40 pazienti ( 50% anemici ) con insufficienza cardiaca cronica, classe NYHA maggiore o uguale a II, frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) minore o uguale del 45% e carenza di ferro ( ferritina inferiore a 100 microg/l o 100-300 microg/l con saturazione della transferrina inferiore al 20% ).
I soggetti sono stati sottoposti a randomizzazione stratificata ( anemici vs non-anemici ) a una singola dose in doppio cieco di infusione totale di Ferro isomaltoside oppure placebo salino con endpoint rivalutati precocemente 2 settimane dopo il trattamento per ridurre al minimo il confondimento dall'adattamento dell'esercizio.
L'endpoint primario era PCr t1/2 a 2 settimane. Gli endpoint secondari includevano l'intervallo mediano di recupero dell'ADP ( ADP t1/2; marker energetico ), stato del ferro, sintomi, emoglobina, capacità di esercizio e sicurezza.
Nella popolazione totale, i gruppi di trattamento erano simili al basale.
A 2 settimane, il Ferro isomaltoside ha migliorato PCr t1/2 ( differenza aggiustata, -6.8 s; P=0.006 ), ADP t1/2 ( -5.3 s; P=0.02 ), ferritina ( 304 ng/ml; IC 95%, 217–391; P inferiore a 0,0001 ), saturazione della transferrina ( 6.8%; IC 95%, 2.7-10.8; P = 0,002 ), classe NYHA ( -0,23; P=0.04 ), frequenza respiratoria a riposo ( -0.7 respiri/min; P=0.009 ) e punteggio di dispnea di Borg post-esercizio fisico ( -2.0; P=0.04 ), ma non l'emoglobina ( 2.4 g/l; P=0.41 ).
Gli eventi avversi sono stati simili tra i gruppi. Nelle analisi dei sottogruppi, il Ferro isomaltoside ha migliorato PCr t1/2 nei pazienti anemici ( -8.4 s; P=0.04 ) e non-anemici ( -5.2 s; P=0.06 ).
Nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica e carenza di ferro, una dose di replezione totale di Ferro isomaltoside somministrata in una singola seduta è ben tollerata e associata a PCr t1/2 del muscolo scheletrico più veloce a 2 settimane, implicando una migliore funzione mitocondriale.
L'aumentata energia muscolare scheletrica potrebbe quindi essere un meccanismo importante attraverso il quale la replezione del Ferro conferisce benefici nello scompenso cardiaco cronico nonostante minimi cambiamenti della emoblobina. ( Xagena2019 )
Charles-Edwards G et al, Circulation 2019; 139: 2386-2398
Cardio2019 Endo2019 Farma2019
Indietro
Altri articoli
Associazione tra livelli di emoglobina ed efficacia del Carbossimaltosio ferrico per via endovenosa nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta e carenza di ferro: analisi del sottogruppo AFFIRM-AHF
La carenza di ferro, con o senza anemia, è un fattore prognostico sfavorevole nell’insufficienza cardiaca ( HF ). Nello studio...
Deferiprone per il sovraccarico di ferro trasfusionale nell'anemia falciforme e altre anemie
I dati di sicurezza ed efficacia a lungo termine del chelante del ferro Deferiprone ( Ferriprox ) nell'anemia falciforme...
Rusfertide per il trattamento del sovraccarico di ferro nell’emocromatosi correlata ad HFE
L'emocromatosi correlata a HFE ( proteina dell'emocromatosi ereditaria ), un disturbo ereditario da sovraccarico di ferro causato da un'insufficiente produzione...
Carbossimaltosio ferrico nell'insufficienza cardiaca con carenza di ferro
La terapia con Carbossimaltosio ferrico ( Ferinject ) riduce i sintomi e migliora la qualità di vita nei pazienti con...
Carenza di ferro nell'insufficienza cardiaca ed effetto di Dapagliflozin: risultati di DAPA-HF
La carenza di ferro è comune nell'insufficienza cardiaca ed è associata a esiti sfavorevoli. Sono state esaminate la prevalenza e...
Derisomaltosio ferrico per via endovenosa nei pazienti con insufficienza cardiaca e carenza di ferro: studio IRONMAN
Per i pazienti con insufficienza cardiaca, frazione di eiezione ventricolare sinistra ridotta e carenza di ferro, la somministrazione endovenosa di...
Preparati di Ferro per le donne in età riproduttiva con anemia sideropenica in gravidanza: studio FRIDA
Sono disponibili numerosi preparati di Ferro per il trattamento dell'anemia sideropenica in gravidanza. È stata fornita una sintesi dell'efficacia e...
Carbossimaltosio ferrico per carenza di ferro alla dimissione dopo insufficienza cardiaca acuta
È stato dimostrato che il Carbossimaltosio ferrico ( Ferinject ) per via endovenosa migliora i sintomi e la qualità della...
Ferro per via endovenosa preoperatorio per il trattamento dell'anemia prima della chirurgia addominale maggiore: studio PREVENTT
L'anemia preoperatoria colpisce un'alta percentuale di pazienti sottoposti a chirurgia elettiva maggiore ed è associata a esiti sfavorevoli. È stata...
Effetti dell'Isomaltoside di ferro rispetto al Carbossimaltosio ferrico sull'ipofosfatemia nell'anemia da carenza di ferro
Il Ferro per via endovenosa consente una rapida correzione dell'anemia da carenza di ferro, ma alcune formulazioni inducono ipofosfatemia mediata...