Rapporto tra pattern di deposizione epatica di ferro e la gravità istologica nella steatosi epatica non-alcolica
Precedenti studi che hanno esaminato la relazione tra deposizione epatica di ferro e gravità istologica della steatosi epatica non-alcolica non sono giunti a conclusioni certe.
È stato compiuto uno studio per esaminare la relazione tra deposizione epatica di ferro e istologia epatica in 849 pazienti arruolati nel Nonalcoholic Steatohepatitis Clinical Research Network.
È stata effettuata in laboratorio la colorazione del ferro epatico e le macchie sono state classificate per grado e localizzazione cellulare e parenchimale; è stato esaminato il rapporto tra il grado e il pattern di deposito del ferro e le variabili cliniche, di laboratorio e istologiche.
Il ferro epatico colorabile era presente in 293 pazienti su 849 ( 34.5% ) in uno dei tre pattern istologici: modello epatocellulare ( HC ) ( 63 su 849; 7.4% ); pattern cellulare di sistema reticolo-endoteliale ( RES ) ( 91 su 849; 10.7%); modello misto RES/HC ( 139 su 849; 16.4% ).
I pazienti con pattern RES di colorazione del ferro avevano più probabilità di avere fibrosi avanzata rispetto a quelli con modello HC di colorazione del ferro ( P=0.01 ).
I pazienti con modello RES di colorazione del ferro hanno anche avuto maggiori probabilità di avere caratteristiche istologiche avanzate, quali fibrosi ( P=0.049 ), infiammazione portale ( P=0.002 ), ballooning epatocellulare ( P=0.006 ) e steatoepatite non-alcolica definita ( P=0.007 ), rispetto ai pazienti con pattern HC o misto di colorazione del ferro.
La presenza del pattern RES di colorazione del ferro ( odds ratio, OR=1.60, P=0.015 ) è risultata indipendentemente associata a fibrosi epatica avanzata, dopo aggiustamenti per età, sesso, stato del diabete e indice di massa corporea.
In conclusione, la presenza e il pattern di deposizione epatica di ferro sono associate a diverse caratteristiche istologiche nei pazienti con steatosi epatica non-alcolica e potrebbero avere implicazioni nella fisiopatologia e nella terapia. ( Xagena2011 )
Nelson JE et al, Hepatology 2011; 53: 448-457
Gastro2011
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